BMW K1300S, prova su strada

175 cavalli “facili” per la vera sportiva in stile BMW

A molti piace di più la sorella più cattiva, la S1000RR che si gioca con le moto giapponesi il ruolo di supersportiva più veloce, sul mercato e nel mondiale SBK. Però i puristi della casa dell’elica sanno bene che la sportiva vera, quella che rappresenta al 100% lo stile BMW, non è lei, ma la K1300S, erede di una stirpe di sportive più “addomesticate” ed in grado di percorrere lunghe tratte con un discreto livello di comodità, magari con qualche bagaglio stivato delle borse che può montare opzionalmente.

Estetica e finiture:

Rating: ★★★★½ 

Lunga come poche altre sportive, ma aggraziata e con qualità al top
k1300s_estetica

L’estetica della K1300S non lascia certo indifferenti. Non è una moto “banale”, con le sue dimensioni abbondanti, un interasse di ben 1.585 mm (sono oltre 15 cm in più della S1000RR), e alcuni concetti tipici del pianeta BMW, ma molto meno a quello di moto sportiva. Parliamo, ad esempio, del cardano posteriore, del kit borse laterali offerto a listino, ma anche di un manubrio ed una posizione di guida comodi, o del Duolever anteriore. Ormai fuori dal comune anche la carenatura completa, che protegge molto anche senza doversi “infilare” in cupolino alle velocità medio – alte. Quello che stupisce, e che ce la fa apprezzare molto anche senza essere degli estimatori “puristi” ed estremisti della casa dell’elica, sono l’eleganza e la raffinatezza, con una cura del dettaglio ed una qualità rare, non comuni nemmeno su moto con listini più impegnativi. L’esemplare in prova montava alcuni optional che, insieme al prezzo, ne facevano lievitare anche il piacere estetico, quello che stimola la mente di ogni appassionato, oltre che metterla decisamente al centro dell’attenzione dei passanti. Oltre alla colorazione dedicata al 30imo anniversario della serie K, erano presenti particolari decisamente belli, come le pedane regolabili e ricavate dal pieno, marchiate HP e lo scarico Akrapovic. Restano alcuni particolari che ne fanno un’icona di un genere di moto un po’ retrò. Ci riferiamo al grosso faro anteriore, al cupolino ed alla strumentazione, con un look che richiama decisamente e volutamente motociclette BMW del passato, soprattutto in versione notturna.

Motore e prestazioni:

Rating: ★★★★★ 

Tantissima potenza e coppia, ma sempre facili da gestire
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Proprio la colorazione ci ricorda che la serie K è giunta al 30imo anniversario nel 2013. Al suo debutto, nel 1983, fece la storia con un propulsore 4 cilindri longitudinale, posto in una posizione “a sogliola”. Con la K1200, nel 2004, BMW compì un passo deciso verso una soluzione più convenzionale, ma appunto per questo sempre bistrattata dalla casa tedesca, che non voleva allinearsi alla concorrenza giapponese. Nacque così la prima moto con un 4 in linea frontemarcia, a cui qualcuno contestò una perdita di identità, ma che le permise di fare un salto di livello in termini di maneggevolezza e di prestazioni, grazie anche a ben 163 cavalli. Nel 2009 la cilindrata è poi arrivata a quella attuale, con una potenza di 175 cavalli a 9.250 giri. A stupire, in un’epoca in cui proliferano moto di tutti i generi con potenze un tempo alla portata solamente di quelle da competizione, è la facilità con cui si riescono a gestire, con un’erogazione sempre dolce. Grazie alla gestione elettronica del propulsore, oltre alla lunghezza delle leve in gioco, senza giocare di frizione la K1300S difficilmente alza la ruota anteriore. I valori di potenza e coppia, di ben 140 Nm a 8.250 giri, la rendono guidabilissima a qualsiasi regime, con una spinta corposa già dai bassi. Lo conferma il fatto che, levando il controllo di trazione, in uscita di curva il posteriore scivola facilmente, ma sempre in modo dolce e progressivo. La tecnica è di livello assoluto, troviamo la lubrificazione a carter secco e un cambio a 6 marce estraibile, particolari decisamente molto racing, affiancati da una trasmissione finale a cardano, particolare invece da sport tourer da lunghe percorrenze. Come optional, presente nell’esemplare in prova, trova spazio anche il cambio elettronico. Consente di salire di rapporto a gas spalancato e, ovviamente, senza utilizzare la frizione. Un dispositivo posto sul comando del cambio, “taglia” il gas una frazione di secondo prima di inserire la marcia superiore, a tutto vantaggio della velocità nelle cambiate e del divertimento di farle senza chiudere l’acceleratore, magari intorno ai 5-6 mila giri, regime al quale la cambiata si accompagna con un piacevolissimo scoppiettio di rilascio. Ottimo il cambio, con un inserimento delle marce sempre morbido, ma preciso, ed una rapportatura corretta. Lo scarico Akrapovic, anch’esso optional presente sulla moto provata, le dona, insieme al grosso airbox da 10 litri posto nel finto serbatoio davanti al pilota, un sound decisamente piacevole, anche se mai esagerato e fuori luogo. La K1300S resta sempre una “signora” elegante, non una maleducata supersportiva….

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Con la BMW K1300S abbiamo effettuato un test al banco, il primo, speriamo di una lunga serie. Un ringraziamento all’officina Desmolupo di Milano, Ducati Service da ormai parecchi anni, ma specializzata anche nella cura di modelli di casa BMW. Dal test abbiamo potuto rilevare valori di potenza e coppia massime sostanzialmente identici a quelli dichiarati dalla casa, con piccoli scostamenti solamente per i regimi di erogazione, con 174,3 cavalli a 9.800 giri e 14 mkg a 7.300 giri al minuto. Ricordiamo che i test al banco sono utili, oltre che per verifiche di questo tipo, per operazioni di affinamento nella personalizzazione della propria moto, soprattutto quando, per uso in pista, si interviene sulla mappatura e sulla rapportatura.

Video della prova al banco BMW K1300S by Desmolupo

Guida e maneggevolezza:

Rating: ★★★★½ 

Maneggevole oltre ogni aspettativa, vista la sua lunghezza esagerata, stabile come poche
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Lo dicevamo in precedenza, con il passaggio al propulsore frontemarcia, per di più molto inclinato, le masse della K sono divenute molto più centralizzate, con una guidabilità e maneggevolezza di gran lunga migliori delle sue antenate con motore a sogliola. La sua propensione, è abbastanza evidente, è quella per il turismo veloce a lungo raggio. La K1300S è una moto con cui viaggiare, comodi, ma con sempre a disposizione un propulsore, ed una ciclistica, che consentono di divertirsi molto quando si decide di fare sul serio. Riesce a stupire però anche tra le curve strette e nel traffico cittadino, dove non è certo impacciata, a differenza delle BMW serie K meno recenti. La complicata soluzione della sospensione anteriore, con l’ormai famoso quadrilatero articolato, con relativi snodi, biellette ed ammortizzatore centrale, forma il Duolever, abbinato al Paralever posteriore, che utilizza il braccio in alluminio del cardano, infulcrato con leveraggi progressivi e regolabili. Presente una regolazione elettronica delle sospensioni, l’ESA II, che consente di scegliere la taratura con un tasto sul manubrio, tra 3 impostazioni, Comfort, Normal e Sport, ma anche di “comunicare” al sistema la presenza del passeggero e/o di bagagli. I freni sono all’altezza delle prestazioni, con risultati ottimi anche ad andature elevatissime, grazie ai due dischi da 320 mm all’anteriore, oltre a quello da 265 al posteriore, abbinati a pinze a 4 pistoncini (2 per la posteriore), e ad un sistema evoluto di antibloccaggio. L’Evo Integral ABS è infatti una soluzione di frenata assistita ed integrata, in cui, a differenza della concorrenza, è l’anteriore a comandare un pistoncino al posteriore, e non viceversa. I cerchi HP a 10 razze calzano una classica 120-70 all’anteriore, ed una adeguata 190-55 dietro. La dote, preannunciata dalle fattezze e dalla mole della K1300S, che raggiunge la soglia dei 250 kg in ordine di marcia, è la stabilità, totale e sorprendente in alcune situazioni al limite. Anche ad andature da autobahn tedesche, con cambi di traiettoria o staccate al limite, è impossibile metterla in crisi. Farla scomporre o sbacchettare non è praticamente possibile.

Prezzo e consumi:

Rating: ★★★★½ 

17.900 euro non sono pochi in assoluto ma adeguati ad un prodotto al top
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Escludendo la raffinata HP4, il listino della K1300S è il più alto dei modelli di casa BMW. Costa 100 euro in più della S1000RR. Il prezzo però non è tutto, chi sceglie una moto come la BMW K1300S non crediamo badi troppo a questo aspetto. Rappresenta il top nella sua categoria, oltre a non avere sostanzialmente rivali, essendo più unica che rara nelle sue caratteristiche, estetiche e tecniche. A rifletterci il prezzo di listino è quasi inferiore alle attese, anche se, con l’aggiunta di qualche optional, è facile farlo lievitare di molto. Il solo pacchetto “Versione 30 anni serie K”, montato sull’esemplare in prova, che include, oltre alla colorazione dedicata, ESA II, ASC, cambio elettro assistito, computer di bordo, manopole riscaldabili e RDC per il controllo della pressione delle gomme, costa la bellezza di 2.269 €. Il prezzo di listino include il primo tagliando e BMW dichiara consumi più che onesti, nell’ordine dei 5,3 litri per 100 km ad andatura autostradale. Nel nostro test abbiamo potuto constatare come, se ci si lascia prendere la mano, il consumo possa salire rispetto a questo valore. Cubatura e prestazioni, d’altronde, sono elevati.

PRO E CONTRO

Ci piace:
Potenza enorme, ma gestibile, abbinata ad un gran comfort e ad un look molto originale

Non ci piace:
Il fatto di essere così lunga non piace a tutti, ASC BMW sempre troppo “ruvido” nel suo intervento

BMW K1300S: la Pagella di Motorionline

Motore:★★★★★ 
Maneggevolezza:★★★★½ 
Cambio e trasmissione:★★★★½ 
Frenata:★★★★½ 
Sospensioni:★★★★½ 
Guida:★★★★★ 
Comfort pilota:★★★★½ 
Comfort passeggero:★★★★☆ 
Dotazione:★★★★★ 
Qualità/Prezzo:★★★★½ 
Linea:★★★★½ 
Consumi:★★★★½ 

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