Arai e BER Racing Europe: i rischi per i motociclisti in caso di caschi contraffatti

Il caso evidenziato da Striscia la Notizia

Arai e BER Racing Europe: i rischi per i motociclisti in caso di caschi contraffattiArai e BER Racing Europe: i rischi per i motociclisti in caso di caschi contraffatti

Le foto proposte mostrano i pesanti segni e i potenziali rischi a cui si può andare incontro utilizzando caschi contraffatti. In questo caso l’esito su una copia di un Arai SZ-Ram III sottoposta a test d’Omologazione ECE22-05. Un importante tema trattato all’interno di un recente servizio di Striscia la Notizia.

I rischi per i consumatori

Nell’occasione è stato intervistato telefonicamente da Valerio Staffelli il Presidente di BER Racing Europe, Maurizio Bombarda. Come segnalato, dopo aver sottoposto la copia del casco Arai ai citati test omologativi, i danni testimoniati dalle foto sottolineano non solo che non è in grado di superare gli standard di sicurezza richiesti per legge, ma soprattutto il rischio serio per un motociclista che in caso d’impatto potrebbe accusare seri danni e persino la propria incolumità. I test sono effettuati a 27,7 km/h di velocità.
Da qui un nuovo segnale che mette in guardia sull’argomento, ricordando che: “importare in Europa caschi non regolarmente omologati è illegale e che l’acquirente non rischia solo di incorrere nel danno generato dall’acquisto di un oggetto contraffatto, ma anche in pesanti sanzioni nel caso questi lo andasse ad utilizzare quali il sequestro del motociclo, per non parlare dei problemi di natura assicurativa in caso di incidente”.
Utile, in caso di dubbi, un documento presente online che consente di identificare un casco originale Arai dotato di specifici criteri costruttivi e sicurezza di livello, da uno di tipo contraffatto. Aspetti distintivi chiari a una prima occhiata, per evitare appunto frodi o truffe.
Non sono mancate anche segnalazioni di annunci con prezzi da 5 a 10 volte inferiori rispetto a un prezzo normale di listino. Si consiglia dunque di diffidare da certe proposte e, nel caso, metterne a corrente Arai e BER Racing Europe, considerando che per un brand come Arai cifre del genere sono “inverosimili” dato che i caschi originali sono realizzati a mano in Giappone e gli standard elevatissimi, legati a un lavoro che varia da 15 a 36 ore, in base al tipo di modello.

Foto: BER Racing Europe

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