BMW R nineT, R nineT Pure e R nineT Racer, tre novità per la famiglia Heritage [PROVA SU STRADA]

Nuove ed inedite versioni della famiglia R nineT

La "standard" si rinnova e guadagna anche una forcella regolabile, ma viene anche affianca da ulteriori due versioni, con la Racer che propone la configurazione esteticamente più accattivante e particolare, grazie alla bella carena sportiva vintage

BMW R nineT – BMW Motorrad ha presentato in Sicilia tre novità della gamma del mondo Heritage: la R nineT aggiornata, la R nineT Pure e la R nineT Racer. Motivata dal feedback positivo, BMW Motorrad allarga la “famiglia nineT”, lanciando le nuove Racer e Pure, due moto che completano il mondo Heritage di BMW Motorrad, in due nuove ed affascinanti varianti: il modello Roadster ridotto all’essenziale e la classica motocicletta sportiva con carenatura parziale. In entrambi i casi si tratta di concetti che fecero carriera alla fine degli anni Sessanta e negli anni Settanta e che ancora oggi destano bellissimi ricordi in numerosi fan del motociclismo.

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La prima la nineT Racer ha uno stile deciso e inconfondibile che permette di rivivere l’era delle leggendarie Superbike. Questa moto, dallo stile retrò e dal design chiaramente inspirato alle moto da corsa degli anni ’70, è dotata di tecnologia innovativa con la consueta qualità BMW Motorrad. In quel periodo l’individualità e la passione per lo sport erano tutto e questo spirito lo si può rivivere anche oggi. Grazie alle moltissime possibilità di personalizzazione, la R nineT Racer non conosce limiti alle modifiche. Un esempio i componenti in alluminio di alta qualità lavorati, disponibili tra gli accessori originali BMW.

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Le linee allungate si estendono sull’intero profilo, trasmettendo il brivido della velocità. La semicarena, il serbatoio e la sella la rendono molto snella. Il passo risulta lungo e le pedane montate in posizione rialzata definiscono la posizione di seduta sportiva. La carrozzeria bianca contrasta con le parti di colore scuro della zona inferiore altamente tecnologica. La decorazione presente sul frontale e sulla coda nei colori BMW Motorsport fa crescere la voglia di accelerare mentre la semicarena e la posizione ribassata consentono di godersi a lungo le alte velocità.

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La R nineT Racer è una moto all’avanguardia, che regala il sound inconfondibile del motore a cilindri contrapposti sia quando si viaggia da solo che con il passeggero. Sempre alla ricerca della linea ideale.
Il motore boxer potente è il due cilindri, raffreddato ad aria/olio con due alberi a camme, “quattro valvole radiali per cilindro”, ha un contralbero di equilibratura centrale. La cilindrata di 1170 cc con una potenza coinvolgente anche ai bassi regimi di 81 kW (110 CV). La R nineT Racer è un concept all’avanguardia che risponde alle normative Euro 4. L’ABS di serie e l’ASC (optional) garantiscono la massima sicurezza anche quando si sfrutta tutta la potenza. Inoltre, l’impianto di scarico 2 in 1 nel tipico design Café Racer dimostra che la tecnologia non si deve nascondere.

Telaio e posizione di guida
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La R nineT Race si affida al telaio modulare a doppia trave, noto già dalla R nineT Scrambler, composto dai tre elementi quali il telaio anteriore, il telaio posteriore e il telaietto del passeggero, quest’ultimo smontabile. La sospensione della ruota anteriore è stata affidata alla classica forcella telescopica, mentre la sospensione posteriore è un BMW Paralever che funziona in combinazione con un ammortizzatore centrale. Le ruote fucinate in lega a cinque raggi dalle misure anteriore 3,5 x 17” e posteriore 5,5 x 17” montano davanti uno pneumatico 120/70 ZR 17 e dietro 180/55 ZR 17. Ad una decelerazione sicura provvedono anteriormente le pinze freno a quattro pistoni con dischi freno a pinza flottante dal diametro di 320 millimetri e l’ABS. Per evitare lo slittamento della ruota posteriore quando il fondo stradale è scivoloso, viene offerto l’optional ASC (Automatic Stability Control). Per chi invece desidera accentuare ulteriormente l’immagine classica è disponibile l’optional ruote a raggi, come sull’esemplare di queste foto. Accucciato dietro alla semicarena di grande impatto, il pilota percepisce tutta la potenza del motore boxer, dal ruggito inconfondibile. Perché non è una novità: ci vuole carattere per mantenere la traiettoria. L’offset moderato protegge i polsi sulla strada come nella vita. Su richiesta, è possibile installare la sella custom che abbassa la posizione di seduta da 805 mm a 795 mm. Un effetto benefico sulla schiena durante i lunghi viaggi, in particolare a velocità superiori ai 90 km/h, è dato dall’imbottitura sulla sella del pilota, leggermente rialzata sul retro.

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La R nineT Pure ha un design tipico di una roadster, con un faro anteriore circolare, un anello cromato, l’alloggiamento verniciato e il nuovo tachimetro circolare. Le proporzioni sono stabilite dal telaio tubolare tripartito insieme alla nuova forcella idraulica dal look classico. La R nineT Pure ti permette di realizzare il tuo sogno di moto custom, in perfetto accordo con le tue idee e il tuo stile, su cui si può sempre contare con tutta la qualità che caratterizza i prodotti BMW Motorrad. L’elemento di supporto è costituito dal motore a cilindri contrapposti, impaziente di ruggire, con un freno anteriore a doppio disco 320 mm, pinze fisse a 4 pistoncini, mentre per quello posteriore troviamo un monodisco, diametro 265 mm, pinza a 2 pistoncini. Il serbatoio in acciaio (questa è una delle differenze che consente di avere un prezzo più contenuto della “standard” con serbatoio in alluminio ed una costosa lavorazione con doppia finitura) e la tipica coda minimale, completano un profilo ricco di stile ed eleganza per un aspetto dinamico e sicuro di sé, arricchito dai cerchi in lega leggera a 5 raggi. Un design estremamente essenziale che non ha nulla di nostalgico, ma offre al contrario diverse possibilità di personalizzazione.

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Il motore è lo stesso utilizzato dalla R nineT Racer. Entrambi i nuovi modelli Heritage di BMW sono equipaggiati con il motore boxer con raffreddamento aria/olio dalla cilindrata di 1.170 cc, da 110 CV, omologato Euro 4, abbinato al cambio a sei rapporti. In entrambi i modelli il design classico della moto viene ripreso anche nell’impianto di scarico, in acciaio inossidabile con terminale di scarico montato a sinistra. Grazie all’ABS di serie e all’ASC optional puoi trasferire questa potenza e guidare in piena sicurezza grazie all’attenta verifica di quest’ultimo sistema per il controllo della stabilità su moto prodotte in serie. Ancora una volta BMW è all’avanguardia nell’introduzione di tecnologie di sicurezza attiva per le moto, rafforzando ulteriormente la posizione dominante raggiunta nel corso degli ultimi 15 anni nel campo della sicurezza attiva. Tutte le R nineT, quindi anche la Pure, possono essere equipaggiate e modificate a proprio piacimento per rispecchiare il proprio stile e il modo di vivere in piena libertà. Grazie alla sella relativamente bassa, la moto è adatta a piloti di taglie diverse. Inoltre, con l’opzione di ribassamento ordinabile da fabbrica, si può ridurre ulteriormente l’altezza della R nineT Pure. Grazie al massimo comfort e al sostegno ottimale, si può guidare nel migliore stile roadster, con una sicurezza e un look inconfondibili.

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Sei ciò che guidi“, questo è un concetto che la R nineT Pure rispecchia, dando spazio ai gusti personali ed alla creatività. Il telaio del passeggero può essere smontato, come nella R nineT. Se vuoi farti notare, gli accessori originali BMW Motorrad e gli optional consentono di personalizzare ulteriormente la moto. Si può sostituire il serbatoio di acciaio con uno di alluminio, con o senza profilo di saldatura fresato. Oppure si possono scegliere cerchi a raggi di alta qualità, per un profilo classico e ricco di stile. Sono inoltre disponibili nuovi componenti pregevolmente lavorati destinati al post-montaggio.

Arriviamo all’ ultima, ma non meno importante BMW R nineT: la nuova “standard”.
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Sin dall’inizio la R nineT ha abbinato il classico design motociclistico con una tecnica moderna e una raffinata lavorazione artigianale; la cura del dettaglio nella R nineT si rifletteva, per esempio, nel serbatoio in alluminio dai fianchetti spazzolati, ma anche in numerosi altri componenti. Questo carattere di prodotto manifatturiero lo esprime anche la nuova R nineT, dotata di numerosi interventi di ottimizzazione.
Anche nella sua nuova edizione, la R nineT si distingue per la sua eleganza rilassata e le proporzioni di classico modello Roadster BMW. Il mix di elementi classici e moderni dell’ingegneria motociclistica, completato da superfici pregiate, sottolinea in tutte le prospettive l’immagine raffinata della R nineT. Già la strumentazione combinata della prima R nineT, composta da due strumenti circolari con le indicazioni di tachimetro e contagiri, si integrava perfettamente nello stile classico: adesso, il nuovo disegno con due sedi separate degli strumenti assicura un’immagine ancora più convincente.

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La nuova edizione della R nineT non ne ha mutato il carattere classico esaltato dalla vernice blackstorm e offre numerosi dettagli che entusiasmeranno gli appassionati: per esempio il serbatoio in alluminio da 18 litri dai fianchetti spazzolati con la massima cura, il coperchio in alluminio a destra, sopra il condotto dell’aria aspirata, con la scritta R nineT stampata e tanti altri dettagli. La R nineT monta il potente motore boxer a raffreddamento aria/olio da 1 170 cm3 di cilindrata e 81 kW (110 CV) di potenza, combinato con un cambio a sei rapporti. La linea classica si riflette nel design degli impianti di scarico in acciaio inossidabile con doppio terminale di scarico montato a sinistra. La sospensione della ruota anteriore è stata affidata a una sofisticata forcella a steli rovesciati che adesso è stata realizzata come componente completamente regolabile. Inoltre, per aumentare la precisione di guida, la direzionalità e il comportamento neutro in curva, per la nuova edizione della R nineT è stata ottimizzata la geometria della ciclistica. La R nineT monta adesso ruote a raggi dalle misure di rispettivamente 3,5 x 17 pollici e 5,5 x 17 pollici, con pneumatici dalle misure 120/70 ZR 17 anteriormente e 180/55 ZR 17 posteriormente. Come in passato, la decelerazione costante, regolata dall’ABS, viene messa a disposizione da pinze freno monoblocco a quattro pistoni con dischi freno flottanti. Per la prima volta, per la R nineT vengono offerte come optional ex fabbrica due vernici individuali dal carattere manifatturiero. BMW Motorrad amplia così l’offerta di customizing al campo della verniciatura.

La nostra prova
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Teatro della nostra prova su strada è stata la bellissima Sicilia, con partenza dal Museo Targa Florio, una delle corse più famose di sempre, svolte sulle strade siciliane ed in particolare queste sono strette e tortuose, dettaglio che rende perfetta la prova della nineT, nelle varianti Pure e Racer, oltre che la nuova versione standard. Di vintage questa moto, nelle sue varie declinazioni, ha però solo l’estetica e lo spirito, il resto è moderna tecnica e tecnologia. Partiamo subito con la Racer dallo stile Heritage degli anni ‘70. La posizione di guida risulta molto carica in avanti, pedane arretrate e testa sotto il cupolino. Il motore, il vecchio boxer che ha scritto la storia di BMW, risulta fluido ed estremamente elastico, garantisce un ottimo comfort di marcia ed un’erogazione dolce a tutti i regimi, con una grandissima capacità di riprende dai bassi.

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In accelerazione la Bmw R nineT Racer mantiene un assetto solido, non si siede e non allarga la traiettoria, come tutte le moto va guidata con il corpo. La ciclistica mostra una direzionalità ottima, non accusa particolare inerzia nei cambi di direzione rapidi e risulta sempre reattiva e sincera; stesso discorso non si può dire nei tornanti, poiché la prima marcia risulta più impegnativa, soprattutto nelle frenate più difficoltose, quando gran parte del carico si trasferisce sull’avantreno, sotto l’azione del valido impianto Brembo. In frenata non ci si trova mai con la forcella verso il fondo corsa, affonda sempre in maniera progressiva, anche sulle staccate più violente. Proficui e modulabilissimi i freni, all’anteriore basta un solo dito per ottenere frenate potenti, mentre il posteriore ha un comando un po’ più spugnoso. Va infine segnalato che le vibrazioni sulle pedane e sui semimanubri sono contenute, anche alle alte velocità.

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Dopo un percorso tortuoso e impegnativo, è giunto il momento di cambiare moto. Scendiamo dalla nineT Racer e saliamo sulla Pure. Qui ci troviamo subito con il busto più rialzato, la postura risulta più confortevole ed i pesi sono distribuiti in modo più centralizzato. Il telaio permette di sfruttare al meglio le traiettorie, scorre bene in piega, richiede un minimo sforzo e, in massima sicurezza grazie all’ABS di serie, puoi affrontare anche a gas chiuso e aprire con buon anticipo la manetta in uscita di curva. Anche alle basse andature lo sterzo non si appesantisce e la taratura delle sospensioni, votate al comfort, permette di filtrare bene le asperità stradali, grazie anche alla forcella telescopica da 43 mm.
L’ampio angolo di sterzata permette di girare in spazi molto ristretti. Il boxer con raffreddamento aria/olio da 110 CV, omologato Euro 4, permette di aprire completamente il gas già dai 2000 giri e sale regolare sino ai 4000, poi si fa più aggressivo. Sotto i 4.000 giri questo motore permette di viaggiare in modo rilassante e con un ritmo indiavolato tra le curve dell’affascinante isola siciliana.

R nineT o R nineT Pure?
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Le due versioni si differenziano di poco per le principali quote ciclistiche, l’inclinazione del cannotto di sterzo è di 63,2° ed il peso di 222 kg per la R nineT, in confronto a 63,4° ed un peso di 219 kg per la nineT Pure. Anche l’avancorsa, il passo e la lunghezza totale risultano diversi, se pur di poco. La nineT ha un passo di 1.487 mm con un’avancorsa di 107,9 mm ed una lunghezza totale di 2175 mm; la Pure ha un passo di 1493 mm, un’avancorsa di 105 mm ed una lunghezza totale di 2105 mm.

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Dal punto di vista meccanico invece le due moto sono identiche ed entrambe sono caratterizzate da una qualità costruttiva ottima, considerata la loro fascia di prezzo. Entrambi i motori in partenza risultano facili e divertenti, soprattutto grazie alle doti di erogazione del boxer bicilindrico a 4 tempi raffreddato ad aria/olio, con due alberi a camme e quattro valvole radiali per cilindro. La famiglia nineT si allarga quindi con varianti che puntano ad un differente look ed ai dettagli, dato che ognuna è una sorta di proposta di configurazione da cui partire per la propria personalizzazione, oppure da utilizzare così com’è, in base ai propri gusti. Le differenze maggiori tra i vari modelli le continuano a fare quindi la ruota da 19 all’anteriore per la Scrambler, che abbiamo provato lo scorso anno (qui il nostro articolo), con conseguenti quote riviste per la ciclistica, ma ora anche la Racer, che mette in campo un approccio alquanto rivoluzionato, rispetto al concetto iniziale della nineT. La Racer infatti risulta nettamente diversa nel suo look, in grado di colpire al cuore molti appassionati con quella mezza carena davvero affascinante, ma di contro è la nineT di gran lunga meno comoda da guidare, con una posizione in sella da supersportiva con semimanubri bassi.

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E i prezzi di vendita?
Per la BMW R nineT Racer il prezzo è di Euro 14.300, mille in meno per la Pure, mentre la R nineT “standard” sale a quota 16.250 euro.

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Abbigliamento del test:
Giacca Dainese HF D1 Leather Jacket, prezzo al pubblico di 470 euro circa;
Scarpa Dainese STREET ROCKER D-WP, prezzo al pubblico di 170 euro circa;
Guanto Dainese BLACKJACK, prezzo al pubblico di 70 euro circa;
Pantaloni Dainese BONNEVILLE SLIM, prezzo al pubblico di 190 euro circa;
Paraschiena Dainese WAVE D1 G1, prezzo al pubblico di 65 euro circa;
Casco LS2 BOBBER RUSTY BLACK prezzo al pubblico di 185 euro circa;
Maschera ALZELA the Goggle, una maschera esclusiva di un Brand italiano, un accessorio originale realizzato con parametri di sicurezza e qualità elevati. Può essere definita “tecno-fashion”: si indossa per le attività sportive, anche estreme, come sci, snowboard, parapendio, paracadutismo, downhill o cross country garantendo la massima sicurezza e la totale protezione del volto e degli occhi. Grazie alla forma e al look che la contraddistinguono, si può sfoggiare anche in occasione di attività ludiche come una passeggiata in centro con la propria bicicletta, in sella alla moto più trendy, in una partita di golf e, perché no, al volante della propria cabrio. Realizzata in edizione limitata con tessuti e microfibra di assoluta qualità, la maschera è certificata dai più severi standard mondiali in termini di sicurezza, rispondendo ai test del proiettile e del cilindro, con grandi margini qualitativi. Le doppie lenti della maschera ALZELA sono progettate e sviluppate in collaborazione con un pool di aziende italiane leader nel settore; sono soggette a trattamenti di altissima qualità quali UV, idrofobico, antigraffio ed extra antifog, tanto per citare i più importanti. Le lenti si possono sostituire con facilità (sgancio rapido) e sono disponibili in tre colorazioni (clear, silver, mandarino). Compatibile con il casco (da moto, da equitazione, da sci, da parapendio), offre garanzia di un comfort eccellente anche con occhiali da vista. Ogni maschera ALZELA è dotata di un piccolo cip inserito nella fascia laterale, leggibile attraverso uno Smartphone, che ne consente la certificazione e ne garantisce l’autenticità. Disponibile in ben otto colorazioni, tutte con un prezzo al pubblico di 199 euro.

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