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BMW R 1250 RT 2019: la moto più confortevole di uno scooter [PROVA SU STRADA]

BMW R 1250 RT 2019 – Ci sono moto che stupiscono con “effetti speciali”, come motori da potenze di oltre 200 cavalli e dettagli racing, altre che invece ti conquistano con il tempo e che sono straordinariamente comode e fruibili, in qualsiasi stagione e condizione climatica. La BMW R 1250 RT fa parte proprio di questa categoria “non la restituisco più”, perché riesce a mettere in campo una dotazione di serie e delle caratteristiche, soprattutto in termini di protezione dall’aria e quindi dal freddo invernale di queste settimane ed anche dall’acqua in caso di pioggia, che portano spesso a preferirla ad un’auto per uno spostamento anche a medio – lungo raggio, aggirando il problema del traffico, senza rinunciare a nulla in termini di comfort. Sella e manopole riscaldate, radio, plexy regolabrile elettricamente e borse laterali con chiusura centralizzata: sono solo alcuni dei suoi “gadget”, capaci di coccolarvi negli spostamenti quotidiani.

La RT si muove bene anche nel traffico cittadino, ma è una moto con cui macinare decine e decine di migliaia di chilometri all’anno, mettendo insieme i pregi e le comodità di un’auto da un lato, con la praticità di uno scooter dall’altro. Fino a qui stiamo solo confermando la bontà di un prodotto a cui i suoi clienti difficilmente potrebbero rinunciare, scegliendo un altro modello. Le novità della 2019, dettagli a parte, sono però legate al nuovo cuore: il boxer 1250, capace ora di 136 cavalli e 143 Nm, ma soprattutto di una regolarità e fluidità da 10 e lode, forse le migliori in assoluto, se analizziamo l’intero arco di erogazione. Andiamo a scoprirla nel dettaglio.

Estetica e finiture:

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Un classico senza età, con il plus dei raffinati allestimenti Option 719

Con l’arrivo del nuovo propulsore, BMW ha approfittato per introdurre alcune novità e piccoli aggiornamenti ai vari modelli. Per la R 1250 RT, però, non arrivano i fari full led visti sulle “GS”, perché di serie continua ad essere dotata di proiettori alogeni, mentre le luci diurne a LED sono optional. Stessa cosa per la strumentazione, che resta la conosciuta TFT a colori da 5,7 pollici, un tempo più evoluta e “tecnologica” di quelle delle sorelle in gamma, ma ora sorpassata dal debutto del pacchetto Connectivity con strumentazione virtuale, di serie sulle R 1250 GS. Ecco, forse in questo sta l’unico vero difetto che ci sentiamo di segnalare, perché la “RT” resta quella conosciuta, lasciandoci la sensazione di un aggiornamento mancato e che, con molta probabilità, vedremo entro un paio d’anni, magari con il passaggio alle direttive Euro 5. Anche se il nuovo motore è di fatto pronto alle nuove norme, questo ed altri modelli tra un paio d’anni verranno comunque allineati alle nuove omologazioni, possibili sono dai Model of Year 2020, che diventeranno quindi una occasione per una “rinfrescata”. Quello che viene ritoccato ora, invece, sono il nuovo spoiler del motore e l’adozione del “bugspoiler”, oltre ad un nuovo layout del collettore di scarico. Una ulteriore novità è costituita dalla possibilità di scegliere le opzioni BMW Motorrad Spezial, con questa speciale colorazione, ad esempio. Gli allestimenti Option 719 includono anche dettagli quali le ruote Classic o Sport, oppure esclusive finiture e colorazioni per la sella, oltre alle due verniciature speciali della carenatura.

Resta invece quanto conosciamo della precedente RT con motore 1.200, cioè una elegantissima ammiraglia con poche concorrenti all’altezza di offrire i suoi comfort. Di fatto solo la sorella K1600 GT forse, mentre più volte durante il nostro test “invernale” abbiamo pensato che la protezione aerodinamica che è in grado di offrire la R 1250 RT è superiore a quanto non possa fare un maxi scooter, rispetto al quale finisce per essere addirittura più versatile e confortevole. Lo fa anche grazie ad una dotazione ricchissima e ad altri accorgimenti, come il plexy regolabile elettricamente in altezza, le manopole e le due selle riscaldabili, la radio con la possibilità di collegare il proprio cellulare alla porta USB nel vano portaoggetti sul lato destro (che però, segno dei tempi, si è fatto piccolo rispetto alle dimensioni degli attuali smartphone), oppure le valigie laterali rigide, in grado di ospitare due caschi integrali e con chiusura centralizzata. Quest’ultima, con un tasto gestisce le quattro serrature delle borse e dei due vani portaoggetti, lasciando alla chiave fisica un ruolo molto marginale, anche perché il sistema keyless gestisce sia il blocchetto di accensione che il tappo del serbatoio della benzina.

Motore e prestazioni:

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Quando la tecnica non è un dettaglio per i più “impallinati”, ma una variabile di sostanza

La vera novità di questa “RT” è svelata solo da pochi dettagli, come la scritta “1250” nel badge del modello e la nuova estetica delle teste del boxer, che oltre alla cilindrata incrementata, vede il debutto della ShiftCam. Abbiamo già parlato del nuovo propulsore e delle importanti migliorie che questa mezza rivoluzione ha portato con se. Qualcuno nei commenti ai vari articoli e video che abbiamo pubblicato negli ultimi mesi, ha scritto che di fatto le moto sono sempre le stesse, con solo qualche “cc” e qualche cavallo in più. Nulla di più sbagliato, perché il 1250 è sì una evoluzione del vecchio 1200, ma molto profonda e con importanti interventi abbinati al debutto della sofisticata fasatura variabile adottata. Una nuova pompa dell’olio, più precisa e che influenza positivamente anche il funzionamento della frizione, ad esempio (l’inserimento della prima da fermo ne è una dimostrazione ben tangibile), ma anche nuove catene di distribuzione di tipo Morse, la cui precisione nettamente superiore delle “vecchie” è, da un lato una condizione indispensabile per il funzionamento della ShiftCam, ma porta anche ad una drastica riduzione della rumorosità di distribuzione (sparisce di fatto il tipico ticchettio al minimo del boxer).

Due anime ed una fluidità impressionante nel passaggio da una all’altra

Il nuovo propulsore porta con se un corposo incremento di potenza e coppia, che salgono di 11 cavalli (ora sono 136) e 18 Nm (siamo a quota 143). Questo è il risultato principalmente dell’incremento della cilindrata (+ 84 cc, arrivando a 1254 dai precedenti 1170), ma anche del profilo più aggressivo delle camme ad apertura completa. L’esuberanza agli alti sarebbe però difficilmente conciliabile agli obiettivi in termini di emissioni e consumi, senza il debutto della “magica” ShiftCam. Di cosa si tratta? Di un sistema di fasatura variabile. Fin qui non siamo di fronte a nulla di particolarmente nuovo, dato che ne esistono da anni, ma questo ha caratteristiche e pregi che regalano a BMW un bel vantaggio rispetto alla concorrenza. Potrebbe sembrarvi una noiosa spiegazione tecnica, ma dal funzionamento di questo sistema derivano prestazioni, ma soprattutto lo straordinario carattere del nuovo boxer, lungo tutto l’arco di erogazione. In pratica lato aspirazione è stato introdotto un albero a camme in grado di spostarsi lateralmente, tramite un attuatore elettrico, mettendo in gioco due coppie di camme dal profilo differente. Quello più spinto regala le prestazioni agli alti ed un carattere molto più esuberante, mentre sotto quota 5.000 giri il boxer normalmente funziona con coppie di camme che gestiscono in modo asincrono le due valvole di aspirazione di ciascun cilindro, con alzate molto diverse tra loro. Questo “tecnicismo”, genera delle turbolenze che accelerano le molecole del carburante in camera di scoppio e, grazie a questo, ottimizzano la combustione, con notevoli vantaggi in termini di erogazione ed efficienza. Il tutto con una azione congiunta tra corpi farfallati e ShiftCam, grazie alla quale il passaggio è assolutamente impossibile da sentire per il pilota. Oltre a questo, a comandare non è solamente il regime, ma anche la richiesta di coppia. Anche sotto i 5 mila giri, se si apre la manetta del gas il sistema passa istantaneamente, ma in modo molto fluido, alle camme più spinte, con una risposta esaltante e senza paragoni, anche a circa 2 mila giri.

Alla guida non si può che amare il sistema basato sulla ShiftCam, per quello che riesce a regalare. Il nuovo 1250 inizialmente sembra solo più regolare nel suo funzionamento (cosa peraltro già da sola molto importante soprattutto sulla “RT”), ma basta levare il controllo di trazione ed aprire tutto il gas, per sentire l’anteriore alzarsi “di potenza” quando i giri superano quota 6 mila giri circa. Non che sul “GS” non lo sia, ma questo motore qui è davvero perfetto. Sempre pieno e pronto a rispondere agli input impartiti con l’acceleratore, è capace di digerire una marca in più senza il minimo tentennamento, oppure di procedere a regimi bassissimi senza strattoni ed incertezze, ma sfruttandolo a fondo ha una potenza molto consistente e grazie alla quale si raggiungono velocità da Autobahn in poche centinaia di metri.

Guida e maneggevolezza:

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Più comodi che in scooter, ma sa essere anche una moto incisiva e gustosa

Ci sono moto che, quando arrivano in redazione, occorre organizzarsi per un test in pista, oppure in un contesto particolare, ad esempio cercando tortuose strade di montagna oppure l’habitat ideale per quel modello. Poi ci sono moto come questa BMW R 1250 RT, che puoi usare quotidianamente per andarci in ufficio, oppure per fare un trasferimento a medio lungo raggio, anche con una temperatura esterna particolarmente rigida, percorrendo centinaia di chilometri ed arrivando più riposati e rilassati, rispetto ad un viaggio con un’auto. Si tratta di una moto che ci si gode nel “day by day”, perché è proprio nell’uso quotidiano che fa quasi venir voglia di vendere l’auto ed utilizzarla come unico mezzo, per spostarsi senza problemi di traffico, ma con una comodità più elevata di quella che possa offrire uno scooter.

Di certo, prima di entrare nella parte “tecnica” della guida, a giocare a favore della RT sono dettagli (che tanto marginali non solo affatto), come la protezione aerodinamica da 10 e lode, oppure le capienti borse rigide con chiusura centralizzata, ma anche la radio, che si può ascoltare attraverso gli altoparlanti, oppure collegando il bluetooth del proprio casco. In quest’ultimo caso la pecca è l’impossibilità di regolare il volume dal “rotellone”, ma solo attraverso il sistema del casco. Le comodità sono davvero molte, i difetti ben pochi. Forse sarebbe lecito aspettarsi qualcosa in più in termini di aggiornamenti di un sistema di controllo delle varie funzionalità con una interfaccia ben realizzata, ma ancora migliorabile e non sempre intuitiva e diretta. Un menù unico in cui navigare per gestire anche il riscaldamento della sella e delle manopole, ma le funzioni sono una miriade ed inizialmente si rischia di perdersi.

Passando alla parte più tradizionale ed alle sensazioni di guida, la RT è una R 1250 e si sente. I 279 kg (sono 3 in più della “vecchia” 1200) in ordine di marcia non intimoriscono, se non in manovra da fermo. Poi lei diventa facile e leggera da condurre, anche nel caotico traffico cittadino. Troviamo ora il Dynamic ESA “Next Generation”, che compensa automaticamente l’assetto (optional che debutta sulla R 1250 RT), a completare una ciclistica che concilia perfettamente comfort e prestazioni, filtrando all’occorrenza le imperfezioni del manto stradale, ma facendosi sostenuta e precisa nella guida più sportiva. Come per il motore, il carattere della RT nella guida è polivalente. Lei sa essere fluida e regolare come pochissime altre concorrenti, fino a quando non si decida di alzare l’andatura, scoprendo una moto reattiva e fin quasi cattiva, in grado di regalare soddisfazioni anche agli “smanettoni” più incalliti, se glielo si chiede. Continua ad essere una delle migliori interpreti del concetto di “Reise-Tourer”, inventato da BMW negli anni ’70 e che dagli anni ’90 vede protagonista la RT come la vediamo oggi, con motore boxer e telelever all’anteriore.

Tra gli optional troviamo anche i classici pacchetti, i gran parte irrinunciabili, che consentono di alzare l’asticella in tante direzioni, non solo comfort e piacere di guida, ma anche sicurezza, come nel caso del sistema di assistenza dinamica di frenata (DBC), che chiude il corpo farfallato in caso di frenata al limite, eliminando la possibilità di tenere il gas aperto, che a piloti meno esperti può accadere in situazioni “di panico”.

Prezzo e consumi:

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A listino da 19.450 euro, la ShiftCam consente anche di risparmiare benzina

Partiamo dalla voce consumi, che migliorano rispetto al “vecchio” 1.200, nonostante il corposo incremento di prestazioni. Merito della fasatura variabile, che in alcune condizioni porta fino al 10% di riduzione, mentre sul valore medio la differenza è di circa il 5%. Il valore dichiarato nel ciclo WMTC è di 4,75 l/100 km, mentre noi abbiamo rilevato valori compresi tra 5.1 e 5.5 l/100 km circa. Traducendo nel più classico dato km/l, la RT percorre circa 19 km con un litro in autostrada, dove la posizione del parabrezza incrementa il comfort, ma fa leggermente salire il consumo, per la maggior resistenza aerodinamica. In un utilizzo extraurbano abbiamo rilevato valori similari, da 18 fin quasi a 20 km/l, mentre sfruttando tutta la potenza del nuovo propulsore di scende anche verso quota 15 Km/l. In sostanza conta molto quanto di riesca a sfruttare il sistema ShiftCam con le camme dal profilo meno spinto, ma se anche si esagera, il dato non diventa mai “imbarazzante” come avviene con alcuni altri sistemi di fasatura variabile.

Quanto al prezzo, la nuova BMW R 1250 RT parte da 19.450 euro scegliendola nella tinta Alpinewhite, mentre sono 450 e 620 gli euro aggiuntivi per le varianti Elegance e Sport. La R 1250 RT Sport si presenta con colorazione Marsrot metallizzato/ Schieferdunkel metallizzato opaco, che ne esalta appunto il lato sportivo. Offre al contempo il parabrezza ribassato, ma senza aggravio si può sostituire anche con un parabrezza standard. La R 1250 RT Elegance invece punta sulla colorazione Carbon Black Metallizzato per sottolineare ulteriormente la innata eleganza di questo modello. Novità della nuova “RT” sono poi le opzionali finiture Option 719(1.750 euro per entrambe), con la scelta tra questo Blueplanet Metallic e lo Sparkling Storm Metallic.

Non si tratta banalmente di un differente colore, ma di una verniciatura speciale, con caratteristiche uniche e con la chicca delle linee dipinte a mano, oltre ad alcuni dettagli cromati. Anche questa sella è un altro optional ad effetto (220 euro), grazie ad una finitura che si fa sicuramente notare. Gli immancabili pacchetti (Comfort, Dynamic e Touring), nel complesso costano 2.800 euro. Per una BMW R1250 RT ben equipaggiata ci vogliono quindi oltre 22 mila euro, che superano di slancio i 25 per un esemplare come questo, con colorazione Option 719 ed ulteriori optional (il solo sistema audio costa 1.150 euro, ad esempio).

PRO E CONTRO
Ci piace:
Più comoda e fruibile di uno scooterone, fruibile tutto l’anno, prestazioni e regolarità del nuovo motore
Non ci piace:
Dotazione ricca, ma molto è a pagamento

Marca e modello MY2018: la Pagella di Motorionline

Motore:
Maneggevolezza:
Cambio e trasmissione:
Frenata:
Sospensioni:
Guida:
Comfort pilota:
Comfort passeggero:
Dotazione:
Qualità/Prezzo:
Linea:
Consumi:

Abbigliamento del tester:
Giacca, pantaloni, guanti e stivali: Dainese
Casco: Nolan N100-5

Matteo Pozzi:
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