Aprilia Tuareg 660: un nuovo sinonimo di versatilità a EICMA 2021 [FOTO E VIDEO LIVE]

Cuore bicilindrico, 80 cavalli di potenza e 70 Nm di coppia

Aprilia Tuareg 660 è tra le moto protagoniste a EICMA, l’Esposizione internazionale delle due ruote accessibile ai visitatori dal 25 al 28 novembre 2021. Un esemplare snello e tecnologico, caratterizzato da una ciclistica studiata per avventurarsi anche al di fuori dell’asfalto.

Design

Il risultato del lavoro compiuto dal PADC (Piaggio Advanced Design Center) del Gruppo Piaggio a Pasadena, in California, è un esemplare che rievoca le moto di tipo Adventure con dettagli distintivi come i gruppi ottici minimalisti full LED con DRL perimetrali e la doppia carenatura che funge da appendice aerodinamica.
Rispetto ai tradizionali fianchetti sottosella, si evidenziano due pannelli asportabili al momento del montaggio del set di motovaligie, indicato come accessorio.
La triangolazione favorisce una postura eretta e decontratta, osservando in particolare la posizione sollevata del manubrio conico in alluminio e le dimensioni compatte di sella e fianchi, che agevolano i movimenti del motociclista. Figurano anche protezioni rimovibili in gomma per le pedane e il puntale della leva del freno posteriore può essere sollevato. Per un’elevata escursione della ruota retrostante, la zona sottosella è stata scavata, ottenendo un codino filante e per il passeggero sono previste una porzione di sella lunga e due maniglie di appiglio integrate.
La moto è lunga 2.220 millimetri, larga 965 mm e l’interasse si estende per 1.525 mm. Risulta indicativo anche lo sviluppo dell’area di contatto delle gambe al serbatoio, data una capienza di 18 litri, così come interessante è il dato del peso in ordine di marcia di 204 kg.
La sella è posta a 860 mm con un arco-cavallo ridimensionato, favorendo l’appoggio dei piedi a terra, in base alle informazioni.
Le varianti cromatiche sono tre: Acid Gold, Martian Red e Indaco Tagelmust che richiama la veste della Tuareg Wind 600 del 1988.

Impostazione tecnologica

La strumentazione è digitale su schermo TFT a colori da 5 pollici con sensore crepuscolare e comandi al manubrio per la gestione di traction control e cruise control, oltre alla selezione tra i quattro riding mode Urban, Explore, Offroad con ABS disabilitato sul freno posteriore e possibilità di esclusione anche sul freno anteriore e il personalizzabile Individual.
In evidenza anche un acceleratore elettronico Ride-by-Wire multimappa, una piattaforma multimediale Aprilia MIA che consente un collegamento dello smartphone al mezzo, estendendo le funzioni della strumentazione, quindi un pacchetto di controlli elettronici APRC con tarature specifiche in funzione di sicurezza e performance e
Il modello è dotato di un telaio composto da una struttura in tubi di acciaio altoresistenziale e piastre stampate con reggisella in acciaio saldato al telaio. Lo schema può sopportare sino a 210 kg di carico, secondo le informazioni. Si segnalano sei punti di ancoraggio del propulsore al telaio, rispetto ai tre della RS 660 e ai due della Tuono 660, in questo caso il motore figura come elemento stressato.
Il forcellone a doppio braccio in alluminio risulta infulcrato nel telaio e nel propulsore, con ammortizzatore dotato di leveraggio progressivo. Le sospensioni Kayaba sono regolabili nell’idraulica in estensione e compressione, oltre che nel precarico molla. L’escursione raggiunge i 240 mm, come indicato.
Il sistema frenante Brembo comprende una coppia anteriore di dischi da 300 mm e pinze a doppio pistoncino, mentre nella zona posteriore figura un solo disco da 260 mm con pinza flottante a singolo pistoncino.
Si sottolineano anche dei cerchi tubeless in alluminio che calzano pneumatici Pirelli Scorpion Rally STR di 90/90 e 150/70.

Unità motrice

Il propulsore bicilindrico è di tipo parallelo frontemarcia da 659 cc (660) derivato dalla bancata anteriore del V4 di 1100 cc con omologazione Euro 5.
Si segnalano interventi specifici sulla parte superiore e quella inferiore, incrementando la coppia ai bassi regimi e assicurare una corretta lubrificazione nell’uso in fuoristrada. Citata anche una frizione multidisco in bagno d’olio con antisaltellamento che, secondo le indicazioni, presenta un sistema di asservimento meccanico.
La potenza raggiunge un vertice di 80 cavalli a 9.250 giri/min e il picco di coppia risulta di 70 Nm a 6.500 giri/minuto. Un regime inferiore rispetto a quello dell’esemplare RS 660 (8.500 giri/minuto). Il 75% della stessa dai 3.000 giri/minuto, che sale all’85% al raggiungimento dei 4.500 giri/minuto. Segnalata anche la variante depotenziabile a 35 kW.

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