Yamaha MT-09: ridefinita la Hyper Naked [FOTO]

Peso più contenuto e maggior spinta

L’evoluzione del concetto originale di Yamaha MT-09 risulta più tecnologico, leggero e potente, con un design rinnovato e caratterizzante.

Aspetto

Linee essenziali che rappresentano un progressivo mutamento stilistico, mettendo in risalto la ciclistica e il cuore meccanico. La nuova MT-09 è proposta nelle varianti cromatiche Storm Fluo, Icon Blue e Tech Black. Proprio dall’essenzialità e dal peculiare design “coverless” si percepisce una innata propensione al dinamismo. Il parafango anteriore risulta contenuto e il faro principale minimalista, in un insieme snello e filante che comprende una sella dritta e la coda appuntita. Una visione completata anche dai cerchi a 10 razze Spin Forged, realizzati tramite una tecnologia di forgiatura che prevede il riscaldamento e la rotazione ad alta velocità dei cerchi in fusione, pressando attraverso rulli ai bordi per ridurre lo spessore a soli 2 mm, preservando la resistenza. Aspetto che contribuisce al contenimento di peso, dato che le nuove ruote Spin Forged sono 700 grammi più leggere rispetto alle precedenti, contenendo il momento inerziale giroscopico delle ruote dell’11% sulla ruota posteriore, riprendendo le informazioni.
Un design minimalista collegato a un peso contenuto, tenendo presente il dato di 189 kg. Quatto chili in meno rispetto all’attuale generazione. Distintivo anche il gruppo ottico anteriore della MT-09 di tipo Full LED con un singolo faro centrale bifunzionale con LED multipli che propongono un fascio ampio e intenso in posizione di anabbaglianti o abbaglianti. Le due luci di posizione sempre a LED definiscono il nuovo aspetto, dando forma a un motivo a Y. Dunque il gruppo ottico posteriore include un leggero fanalino a LED, che offre nuovamente un motivo a forma di Y. Componenti come serbatoio e sella sono state plasmate pensando ai diversi possibili motociclisti e alle differenti taglie e corporature.

Tecnica

Presente un nuovo telaio Deltabox leggero in alluminio pressofuso CF die-cast, sviluppato assieme al propulsore da 889 cc. Figurano due traverse più grandi che scorrono direttamente dal cannotto di sterzo sino all’articolazione del forcellone e il nuovo telaio, il telaietto posteriore e il forcellone in alluminio risultano più leggeri di 2,3 kg se si valuta la struttura del modello precedente. Pensando al dinamismo si è intervenuti sul bilanciamento longitudinale, laterale e torsionale del telaio, con un aumento del 50% della rigidità laterale, rafforzando la stabilità in rettilineo. La posizione del cannotto inoltre risulta abbassata di 30 mm.
Tra le novità anche una strumentazione TFT da 3,5 pollici con un display a colori, caratterizzato anche da una struttura leggera e dimensioni medie, in linea con il design. Il contagiri a barra muta colore all’aumento e alla riduzione del regime richiesto e il display include tra le varie informazioni: indicatore di marcia, orologio, temperatura dell’acqua e dell’aria. Lo schermo è legato al sistema IMU a 6 assi, potendo passare da una schermata all’altra o la modalità preferita per l’assistenza elettronica attraverso un interruttore remoto collocato al manubrio.
Davanti figurano nuove forcelle anteriori KYB® interamente regolabili nel precarico, nella compressione e nel ritorno con nuovi setting con steli di 41 mm per un’azione progressiva della forcella e massima resistenza alla flessione. Quindi un design modificato della sospensione a link progressivo posteriore e un nuovo mono KYB® regolabile con un peso non sospeso ridimensionato. Il nuovo forcellone in alluminio con una massa contenuta di 250 grammi è distinguibile da un lato destro più lineare e una visione del complesso più simmetrica. Il forcellone è collocato tra la struttura del telaio, non più all’esterno del telaio come indicato. Questo è anche il secondo esemplare Yamaha equipaggiato con il sistema frenante tipo YZF-R1 con una pompa radiale Nissin in cui il pistone si muove in direzione parallela alla corsa della leva del freno.

Tecnologia

In evidenza l’accennata adozione di una soluzione IMU a 6 assi Hi-Tech, un esempio di elettronica intelligente nel panorama motociclistico. Si tratta della prima Hyper Naked Yamaha ad adottare tale sistema. L’IMU a 6 assi della nuova MT-09 è del 50% più piccolo e del 40% più leggero con un intervento sul layout dei sensori. Tramite rilevazioni, il dispositivo può fornire dati in tempo reale all’ECU che si occupa dei sistemi elettronici di assistenza. Si indicano anche Brake Control (BC), Traction Control System (TCS), Slide Control System (SCS) quindi un sistema di controllo sollevamento ruota anteriore Control System (LIF). Parlando del Brake Control interagisce con l’ABS e controlla e modula autonomamente la pressione del freno anteriore e posteriore, scongiurando un possibile bloccaggio delle ruote nelle frenate più intense, durante la guida in posizione eretta e in piega. Il TCS agisce per ottimizzare la forza motrice della ruota posteriore in fase di accelerazione, si elencano tre modalità commutabili e ognuna integra tre dei sistemi di supporto al pilota con livelli di intervento cambiati contemporaneamente nelle modalità 1 e 2. La modalità 1 propone un intervento moderato, la modalità 2 un intervento consistente, infine la modalità M permette di scegliere le impostazioni manuali. Il sistema SCS gestisce la spinta quando si prevede uno slittamento laterale della ruota retrostante, sostenendo il pilota nella guida. Anche il LIF assiste il pilota portandolo a concentrarsi sulla strada occupandosi della potenza del motore e del sollevamento della ruota anteriore, rendendo maggiormente fluido il dinamismo durante scatto e accelerazioni.
Oltre ai possibili accessori abbinabili, si ricordano anche l’app MyGarage tramite cui poter definire un esemplare e l’app MyRide relativa alla guida.

Motore e soluzioni collegate

Il motore è un CP3 costituito da tre cilindri con tecnologia crossplane. Un propulsore EU5 ridefinito con un peso ridimensionato. Nonostante l’ampliata cilindrata, considerando anche il nuovo scarico, il gruppo risulta di 700 g più leggero rispetto al modello attuale. Ogni componente principale risulta nuovo.
La cilindrata raggiunge adesso 889 cc con 3 mm in più di alesaggio e un potenza accresciuta di quattro cavalli, toccando i 119 cavalli a 10.000 giri/minuto. Interessante anche l’incremento della coppia a quota 93 Nm con la coppia di picco ottenuta a 7.000 giri/minuto, ovvero 1.400 giri/min di meno sulla scala.
Tra gli aspetti principali del nuovo propulsore si cita anche il rinnovato sistema di erogazione del carburante, iniettato sulla parte posteriore delle teste delle valvole di aspirazione. Aggiornata anche la soluzione Yamaha Chip Controlled Throttle (YCC-T) aggiungendo una nuova manopola e sensore di posizione dell’acceleratore (APSG). Similare all’unità presente sugli esemplari YZF-R1 e R1M, il sistema di controllo dell’acceleratore include specifiche per questa naked e il sistema ride-by-wire inoltre sostituisce la configurazione della puleggia del modello precedente.
Si segnala anche un nuovo Quick Shift System (QSS) oltre a una frizione A&S ottimizzata aumentando leggermente i rapporti in prima e seconda marcia, con una forcella di nuova impostazione. Considerando la coppia aumentata è impiegato per la frizione un materiale nuovo per le piastre di attrito e risulta mutato l’angolo delle camme.
Si evidenzia anche un sistema di aspirazione riconfigurato e un nuovo scarico studiato per esaltare il livello prestazionale del mezzo. I condotti dello scarico in acciaio inossidabile sono caratterizzati da una curvatura differente e un design “no look” che integra due bocche di scarico simmetriche. Un impianto più leggero di 1.400 grammi rispetto al precedente. Il nuovo sistema di aspirazione appositamente progettato presenta un filtro dell’aria con un nuovissimo layout a tre canali. Ogni condotto presenta una differente sezione e lunghezza, come segnalato.

Disponibilità

Le consegne ai concessionari Yamaha inizieranno partendo da marzo del 2021.

Foto: Yamaha Motor

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