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Motodays, AISCAM promuove la guida sicura col “Safety Day”

Al Motodays che ha preso il via ieri con la presenza dell’ospite d’onore Marco Melandri c’è spazio anche per iniziative volte a promuovere la sicurezza stradale come il “Safety Day: una giornata di educazione stradale” organizzata da AISCAM, Associazione Italiana Sicurezza Circoalazione Automezzi e Moto. Si tratta di un progetto di formazione teorico/pratica coordinato da istruttori professionisti e rivolto a ragazzi di età compresa tra i 14 e i 17 anni. L’obiettivo è sensibilizzare i giovani ai pericoli della strada, istruirli sui rudimenti fondamentali della guida e addestrarli alla gestione di veicoli quali le minicar e i ciclomotori. La riflessione sui rischi alla guida sarà quindi approfondita con il supporto degli psicologi del Laboratorio di Prevenzione “I giovani e gli incidenti”, della Facoltà di Psicologia della “Sapienza” Università di Roma.

La presenza di AISCAM a Motodays non si rivolgerà però esclusivamente ai ragazzi delle scuole, ma anche a tutto il pubblico, che avrà l’opportunità di effettuare gratuitamente le prove pratiche (esercizi di frenata, accelerazione e maneggevolezza a bordo di ciclomotori e minicar), con il supporto degli istruttori che dispenseranno anche consigli e nozioni teoriche.

Per la quattro giorni di Motodays AISCAM conterà sul supporto e la collaborazione di Aixam e Kymco, che forniranno i veicoli impiegati per le prove; mentre Alpinestars fornirà abbigliamento tecnico specialistico per le lezioni teoriche sulla sicurezza passiva.

“Educare alla guida questi giovani ed aprire al pubblico questa iniziativa – ha dichiarato l’Ing. Filippo Moscarini, Presidente di AISCAM – è una grande opportunità per tutti. La curiosità, e al contempo l’entusiasmo con il quale i ragazzi hanno partecipato alle precedenti edizioni, ci ha convinto a riproporre l’evento in una cornice nuova aperta al grande pubblico. Intendiamo permettere ora anche ai genitori di questi ragazzi di conoscere le reali caratteristiche e, al contempo, i limiti di questo tipo di veicoli, per acquisire una consapevolezza piena e cosciente della tipologia di rischio cui si può andare incontro”.

Gaetano Scavuzzo:
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