Mobilità elettrica: una fotografia sul ruolo delle politiche industriali nella transizione in un report

Richiesta di un chiaro indirizzo politico

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Dalle anticipazioni del report “E-mobility Industry survey – La transizione della filiera della mobilità e il ruolo delle politiche industriali” a cura delle Associazioni di categoria MOTUS-E, ANFIA, ANIE Federazione, Confindustria ANCMA e dell’Università di Ferrara, presentato nel prossimo mese di gennaio, si parla di transizione all’elettrico e gli attori protagonisti fanno richiesta di un chiaro indirizzo politico (30% delle risposte), liquidità per gli investimenti (29%) e competenze (13%), secondo quanto segnalato.

Anticipazioni sul report

L’indagine risulta utile per quantificare la portata delle trasformazioni in corso e delle opportunità e criticità collegate, grazie a una base di analisi da cui iniziare per evidenziare e confrontarsi con i nodi del sistema industriale italiano, ad esempio i rapporti con la pubblica amministrazione e i suoi finanziamenti, i rapporti con il sistema nazionale dell’istruzione e la formazione professionale, cercando di trovare le soluzioni singole o coordinate per orientare le nuove traiettorie di sviluppo.
A livello nazionale sono state intervistate 122 imprese operanti nella filiera della mobilità tradizionale e in quella elettrica, puntando ad accertare lo stato della transizione industriale, dai costruttori di veicoli finiti (24% del campione) ai vari livelli di fornitura, inclusi i fornitori di servizi che rappresentano il 25% del totale. Un quadro riassuntivo che consente di comprendere la complessità della transizione e la varietà di forme e obiettivi tramite cui le politiche industriali possono sostenerla.
L’indagine evidenzia le priorità e le differenti velocità di risposta nell’elettrificazione della mobilità dentro la filiera. Si segnala che per il 65% degli operatori impegnati nella componentistica, la mobilità elettrica non è ancora una priorità; mentre il 40% degli operatori che si stanno ri-specializzando più velocemente sono OEM (Original Equipment Manufacturers). Il documento si sofferma anche sulla domanda di formazione delle imprese, la necessità di realizzare linee produttive per il mercato della mobilità elettrica e sugli ostacoli che le aziende incontrano nell’accedere agli strumenti pubblici di sostegno. Si sottolinea inoltre la centralità delle attività di ricerca, sviluppo e innovazione che risultano “indispensabili per affrontare la transizione”. Si indica che il 94% dei costruttori di esemplari finiti sta già investendo in merito.

Foto di repertorio

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