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Crollano le immatricolazioni delle moto

Dimezzate le vendite di moto. I numeri delle immatricolazioni di due ruote riferiti al mese di novembre parlano chiaro: -43,7%. Tuttavia, l’abbattimento nel volume delle vendite va ricercato anche nel mancato rinnovo degli incentivi statali che, lo scorso anno, hanno consentito la sostituzione di 9.000 moto.

Più nel dettaglio sono stati acquistati 8.378 esemplari. A subire il calo maggiore sono stati gli scooter (-47,3%) di cui la migliore tenuta è stata registrata dai 125cc. A seguire moto (-30,2%) e i 50cc (-13,8%). L’unico segno positivo è stato fatto registrare dalle maxi cilindrate oltre 1000cc con un timido +0.9%. In caduta libera le naked, le enduro stradali, le custom, le sportive e le supermotard.

Ad accendere un raggio di luce ci pensa Confindustria Ancma (Associazione nazionale ciclo motociclo e accessori) secondo cui il mese di novembre ha un peso limitato, intorno al 4%, sul totale immatricolato dell’anno. In effetti, andando a spulciare l’andamento delle vendite, si scopre che il calo rispetto allo scorso anno c’è stato, anche se in misura inferiore: -17%. Corrado Capelli, presidente del sodalizio, ricerca le ragioni di questo trend negativo nell’attuale situazione economica, nel timore di nuove tasse e nel contestuale aumento del mercato dell’usato.

Ma “vi sono poi fattori strutturali che continuano a danneggiare un corretto sviluppo del mercato e sui quali è tempo di intervenire”. Il riferimento va ai premi delle assicurazioni. Dalla liberalizzazione a oggi – spiega Capelli – “sono aumentati del 353% a fronte di un’inflazione del 50%. Questa situazione, intollerabile per tutti i mezzi di trasporto, penalizza in modo specifico le 2 ruote, con tariffe che in certe zone d’Italia eguagliano il costo dei veicoli più economici”.

Redazione:

Guarda i Commenti (2)

  • L'aumento spropositato delle assicurazioni è senz'altro un motivo della disaffezione alle 2 ruote.
    E' mai possibile che un scooter di media cilindrata debba pagare poco meno di un'auto di media cilindrata?
    In un momento economico difficile come quello attuale, si riduce il numero di coloro che possono permettersi di mantenere l'auto e la moto.
    Se è vero che le moto sono anche utili a ridurre il traffico e l'inquinamento nelle grandi città, allora perchè non si lavora per ridurre i costi di gestione?
    Gli organismi di controllo delle tariffe assicurative, dove sono? :-(

  • I costi assicurativi incidono parecchio, quelli sui tagliandi anche.
    Inoltre aggiungerei:
    - i genitori sono responsabili delle cavolate dei figli (sparizione quasi totale dei motorini)
    - mancanza di cilindrate intermedie sulle moto, presenti solo nei maxiscooter
    - pericolo nel traffico nei due sensi. le auto se ne sbattono dei motociclisti ma la maggioranza dei motociclisti guida seguendo nessuna regola, soprattutto nei sorpassi e in colonna, soprattutto vanno contromano ai semafori e pretendono di passare
    - ecc.

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