Aprilia Tuareg 660: un riassunto del modello da varie prospettive [VIDEO]

Un carattere poliedrico

Aprilia Tuareg 660: un riassunto del modello da varie prospettive [VIDEO]Aprilia Tuareg 660: un riassunto del modello da varie prospettive [VIDEO]

Aprilia Tuareg 660 è una moto caratterizzata da un design snello, tecnologie evolute e una ciclistica che anticipa un dinamismo versatile. L’esemplare è descritto in un filmato proposto da Aprilia Official su YouTube.

Estetica

L’aspetto è il risultato del lavoro compiuto dal PADC (Piaggio Advanced Design Center) del Gruppo Piaggio a Pasadena, in California. Un esemplare che richiama le moto adventure con particolari altamente distintivi osservando la zona frontale e i fianchi.
I gruppi ottici sono di tipo full LED con una firma luminosa peculiare e davanti DRL perimetrali. In evidenza anche il concetto della doppia carenatura con funzione di appendice aerodinamica.
Al posto dei tradizionali fianchetti sottosella si segnalano due pannelli asportabili al momento del montaggio del set di motovaligie, che risultano come accessorio.
La moto è lunga 2.220 millimetri e larga 965 mm, l’interasse poi si estende per 1.525 mm. Interessante sia lo sviluppo della zona di contatto delle gambe con il serbatoio, considerando una capienza di 18 litri, sia il dato del peso in ordine di marcia di 204 kg.
La sella figura a 860 mm con un arco-cavallo ridimensionato e facilitando così l’appoggio dei piedi a terra, in base alle informazioni. La triangolazione del mezzo agevola una postura eretta e decontratta, osservando soprattutto la posizione sollevata alta del manubrio conico in alluminio, oltre alle forme compatte di sella e fianchi che agevolano i movimenti. Si segnalano anche protezioni rimovibili in gomma per le pedane e il puntale della leva del freno posteriore può essere sollevato. Per un’elevata escursione della ruota posteriore con l’accesso in sella la zona sottosella è stata scavata, in modo da ottenere un codino filante, inoltre per il passeggero sono previste una porzione di sella lunga e due maniglie di appiglio integrate.
Le tre varianti cromatiche sono: Acid Gold, Martian Red e Indaco Tagelmust che richiama la veste della Tuareg Wind 600 del 1988.

Tecnica e tecnologia

La moto presenta un telaio composto da una nuova struttura in tubi di acciaio altoresistenziale e piastre stampate con reggisella in acciaio saldato al telaio. Uno schema che può sopportare sino a 210 kg di carico, secondo le indicazioni. Risultano sei i punti di ancoraggio del motore al telaio, rispetto ai tre della RS 660 e ai due della Tuono 660, quindi il cuore figura come elemento stressato.
È presente un forcellone a doppio braccio in alluminio, infulcrato nel telaio e nel motore, con ammortizzatore dotato di leveraggio progressivo. Le sospensioni Kayaba sono regolabili nell’idraulica in estensione e compressione, oltre che nel precarico molla. L’escursione raggiunge i 240 mm, come segnalato.
L’impianto frenante Brembo include una coppia anteriore di dischi da 300 mm e pinze a doppio pistoncino, invece dietro figura un solo disco da 260 mm con pinza flottante a singolo pistoncino.
In evidenza anche dei cerchi tubeless in alluminio che calzano pneumatici Pirelli Scorpion Rally STR di 90/90 e 150/70.
Il modello è dotato di una strumentazione digitale TFT a colori da 5 pollici con sensore crepuscolare e comandi al manubrio per la gestione di traction control e cruise control o la selezione tra i quattro riding mode Urban, Explore, Offroad con ABS disabilitato sul freno posteriore e possibilità di esclusione anche sul freno anteriore e il personalizzabile Individual.
Tra gli aspetti interessanti anche un acceleratore elettronico Ride-by-Wire multimappa, un pacchetto di controlli elettronici APRC con tarature specifiche in funzione di sicurezza e performance e la segnalata piattaforma multimediale Aprilia MIA, che permette un collegamento dello smartphone al mezzo, estendendo le funzioni della strumentazione.

Propulsore

Il motore bicilindrico è di tipo parallelo frontemarcia da 659 cc (660) derivato dalla bancata anteriore del V4 di 1100 cc con omologazione Euro 5.
Gli interventi specifici riguardano la parte superiore e quella inferiore, per aumentare la coppia ai bassi regimi e assicurare una corretta lubrificazione nell’uso in fuoristrada.
La potenza raggiunge un picco di 80 cavalli a 9.250 giri/min, quindi il vertice di coppia risulta di 70 Nm a 6.500 giri/minuto. Un regime inferiore rispetto a quello dell’esemplare RS 660 (8.500 giri/minuto). Il 75% della stessa dai 3.000 giri/minuto, che sale all’85% al raggiungimento dei 4.500 giri/minuto. Si segnala anche la variante depotenziabile a 35 kW.
Evidenziata poi una frizione multidisco in bagno d’olio con antisaltellamento che, come indicato, presenta un sistema di asservimento meccanico.

Video Aprilia Official
Foto: Aprilia – Piaggio Group

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