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Two Yamahas, One Passion – heART Lab: i variegati mondi di Yamaha [FOTO]

Raccontarsi attraverso un evento. Yamaha Motor e Yamaha Music lo fanno in occasione di “Two Yamahas, One Passion – heART Lab”, un incontro dedicato alle diverse attività e agli universi multiforme di Yamaha.

Sfide e sonorità

L’appuntamento a Gerno di Lesmo offre diversi spunti, fornisce indicazioni sulle diverse branche legate al nome Yamaha, che spazia verso più ambiti. Le sonorità di un pianoforte Yamaha Disklavier e il racconto musicale che testimonia la passione e la competenza di Yamaha nel settore musicale, sono solo una parte di un qualcosa di più vasto e articolato, che comprende l’altrettanto eclettico settore di ricerca e sviluppo di nuovi esemplari spinti da unità motrici, senza tralasciare l’impegno nelle competizioni.

Una sola passione

Quattro realtà definiscono questo Heart Lab, ossia le divisioni italiane di Yamaha Motor, Yamaha Motor Racing, Yamaha Motor R&D Europe e Yamaha Music.
Un “unico linguaggio” per “passioni” differenti, è ciò che mette in evidenza nell’occasione Andrea Colombi, Country Manager di Yamaha Motor. “Per questo abbiamo voluto sviluppare il progetto Two Yamahas, One Passion – heART Lab e dare l’opportunità ai nostri ospiti di entrare in contatto con luoghi e persone che, ogni giorno, costruiscono un pezzo della nostra storia, di pari passo con la filosofia Yamaha. Sono il motore e la melodia più nascosti del nostro passato e del nostro presente” ha aggiunto. Che siano strumenti musicali dunque, che siano moto o scooter, ATV, Side by Side, motoslitte o Golf car, oppure ancora moto d’acqua e motori marini; emerge un certo modo di trasmettere un’emozione.
Eccezionalmente è stato permesso l’ingresso al Concurrent Creative Center, che preserva diversi segreti industriali di YMRE, Yamaha Motor R&D Europe, secondo quanto segnalato. Sempre nel cuore pulsante di Gerno di Lesmo prendono forma vari esemplari che compongono la panoramica produttiva di Yamaha, come ad esempio l’ultima Ténéré, disegnata e sviluppata proprio qui. C’è stata occasione, ad esempio, di accedere anche alle cosiddette “stanze segrete” del Centro Stile, valutando le diverse fasi operative, partendo dalle prime bozze, proseguendo verso i prototipi, gli affinamenti, le verifiche e quindi la definizione di un modello.
Alessandro Ghezzi, President Managing Director di Yamaha Motor R&D Europe, parlando dell’evento lo considera un modo funzionale per comprendere il lavoro, la dedizione e quindi il coinvolgimento di coloro che operano nelle quattro diverse aziende legate a Yamaha, “con l’unico scopo di far diventare realtà un’idea, che possa accelerare il cuore di tutti gli appassionati”, ha aggiunto.
Dunque il volto competitivo, le corse, l’impegno in MotoGP, la stessa preparazione delle Yamaha YZR-M1 nonché diversi esemplari da gara, gli stessi bilici impiegati per la logistica e un box Monster Energy Yamaha MotoGP ricostruito per questo evento, offrendo uno sguardo su ciò che accade nelle varie tappe del Mondiale.
Lin Jarvis, Managing Director di Yamaha Motor Racing Srl e Team Principal del Team Monster Energy Yamaha MotoGP ha sottolineato la sinergia tra Yamaha Corporation e Yamaha Motor Company, il citato tema “Two Yamahas, One Passion”. “Ci scambiamo idee, impariamo gli uni dagli altri e creiamo nuove ed entusiasmanti iniziative per il nostro network e per i nostri clienti” ha detto.
Un legame che traspare anche dalle parole di Raffaele Volpe, Managing Director di Yamaha Music, che ha messo in risalto soprattutto “la passione per le emozioni”. Una ricerca costante che riguarda tutte queste realtà.
L’inizio di tutto risale al lontanissimo 1887, quando Torakuso Yamaha ideò il primo organo a canne e dal 1900 iniziò la realizzazione di pianoforti verticali e a coda. La divisione motociclistica divenne indipendente nel 1955, assieme ad altri progetti industriali. Più realtà alimentate dalle medesime emozioni.

Foto: Yamaha

Mariano Tedesco:
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