Un’ergonomia ottimizzata, una strumentazione su schermo TFT e un motore CP3 EU5 da 890 cc, sono alcune delle principali caratteristiche della rinnovata Yamaha Niken GT. Un esemplare a tre ruote con diverse innovazioni riguardanti telaio, elettronica e propulsore.
Un modello evoluto
La nuova Niken GT è caratterizzata da una presa di aspirazione e un filtro dell’aria ridefiniti per intensificare la silenziosità. È rivestita con una tonalità nero Yamaha e particolari in color bronzo. Spiccano anche le finiture che riguardano la carrozzeria, il motore e la parte anteriore. Sono in tonalità bronzo anche le ruote.
Presenta un nuovo parabrezza con regolazione manuale di 70 millimetri, gestibile tramite una leva vicina alla nuova strumentazione. Il nuovo plexi è stato ottimizzato per distribuire la corrente d’aria all’interno e all’esterno del cruscotto, in modo da bilanciare la pressione dell’aria e agevolare il comfort.
Lo schermo della strumentazione è TFT a colori da 7 pollici con tre differenti temi: “STREET”, “SPORT” e “TOUR”. La Communication Control Unit consente al pilota di collegare il proprio smartphone, utilizzando l’app MyRide di Yamaha.
Figurano anche dei nuovi comandi tra cui un joystick che consente di interagire con lo schermo della strumentazione. Tra la funzionalità è presente anche la navigazione Garmin (Garmin Motorize necessita di un contratto di assistenza in abbonamento, come già scritto in precedenza). Il cruscotto comprende una presa USB-A, sono previste delle manopole riscaldate e anche una presa da 12 V sotto la sella.
La nuova seduta è impostata per favorire l’appoggio dei piedi a terra, data una nuova forma e il differente spessore dell’imbottitura nella zona dove figura l’interno coscia. Il modello include delle borse laterali rigide per una capacità di 30 litri ciascuna.
Tecnica
I sistemi di supporto alla guida sono diversi, considerando la parte elettronica. Il sistema Yamaha Chip Controlled Throttle (YCC-T) e il sensore di posizione dell’acceleratore (APSG) ride-by-wire occupano il posto di cavo e puleggia rispetto al modello precedente. Riconfigurato anche il sistema di frizione assistita per sostenere un intervento più naturale, conservando un livello di giri/minuto appropriato.
Sono differenti anche le impostazioni riguardanti la mappatura D-Mode in considerazione del nuovo propulsore da 890 cc e il pilota può optare tra: “SPORT” che prevede una risposta diretta, “STREET” legata a un’azione fluida e “RAIN” che sostiene una reazione morbida con una potenza massima contenuta del 18%.
Anche i parametri del sistema di controllo della trazione sono gestiti in base al carattere del nuovo motore. I livelli di intervento sono tre: “1” corrispondente al minimo, “2” risulta il massimo, quindi c’è un’opzione “OFF”. Anche il grado di intervento è automaticamente gestito a fronte della mappa. Presente anche un sistema cruise control di serie, con una gestione della velocità secondo incrementi di 2 km/h e attivabile dalla quarta marcia.
Il telaio principale risulta affinato ed è dotato di un gruppo trave in acciaio per adattarsi alla sofisticata Tecnologia Leaning Multi Wheel, oltre al telaio in acciaio tubolare e alle staffe posteriori in alluminio pressofuso.
Le sezioni del telaio principale risultano ridefinite in funzione del nuovo e più potente motore CP3 EU5 da 890 cc, inclinato in avanti di 5°.
Riconfigurato anche il telaio posteriore per agevolare l’equilibrio e la stabilità con la Tecnologia Leaning Multi Wheel e, in base alle informazioni, il nuovo leveraggio della sospensione posteriore è realizzato in alluminio, contenendo di 236 grammi il peso non sospeso.
Il sistema progressivo comprende un nuovo rapporto che, assieme alle regolazioni idrauliche riviste dell’ammortizzatore retrostante e della molla che è contraddistinta da un diametro più contenuto, sostiene una guida fluida e prestazioni consistenti.
I pneumatici radiali anteriori da 15 pollici sono stati sviluppati propriamente per rispondere alle specifiche necessità del gruppo sterzo LMW. Le misure 120/17R15 e 190/55R17 prefigurano stabilità e maneggevolezza, tenendo presente il sistema Yamaha LMW.
Il motore è caratterizzato da un aumento della capacità di circa il 5%. Un cuore da 890 cc la cui architettura è simile a quella del propulsore legato agli esemplari MT-09 e Tracer 9: tre cilindri in linea e 12 valvole. Sottolineati anche i valori di diametro x corsa di 78,0 x 62,1 mm e quello della compressione di 11,5: 1.
Al propulsore è associato un cambio elettronico bidirezionale con una nuova frizione antisaltellamento (A&S), il quickshifter favorisce la stabilità in fase di accelerazione e decelerazione, oltre ai cambi di marcia.
Il nuovo scarico risulta in linea con le normative EU5 e si sottolinea un’altezza da terra maggiormente pronunciata.