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Sicurezza: le strisce salvamotociclisti crescono in Europa

La sicurezza dei motociclisti è sempre un tema chiave, essendo utenti più fragili della strada. Le case stanno lavorando per realizzare modelli sempre più sicuri, ma ovviamente la natura delle due ruote le rende più a rischio rispetto alle auto o ai mezzi pesanti. Alcuni paesi stanno anche sperimentando una segnaletica orizzontale per cercare di diminuire cadute ed incidenti, soprattutto gravi.

Come funzionano le strisce

Quest’ultima è formata da strisce di lunghezza variabile, perpendicolari alla linea che divide le corsie. In questo modo, viene delimitata l’area in cui il busto e la testa del motociclista invaderebbe la corsia opposta, pur restando con le ruote nella propria carreggiata. In questo modo, si invita il motociclista a guidare il più possibile lontano dal centro della strada. Queste ‘strisce salvamotociclisti’ sono funzionali solamente nelle curve a sinistra, visto che in quelle a destra non c’è il rischio di ‘invadere’ l’altra corsia.

Sulle strade d’Europa

In Italia non sono ancora presenti, ma sta comunque crescendo la diffusione in Europa. L’origine è in Austria, nel 2016, quando vennero adottate in varie zone montuose, per poi venir sperimentate anche in Lussemburgo due anni più tardi. Entrambe, secondo i dati forniti, hanno dato risultati interessanti, con una diminuzione di cadute e di incidenti, soprattutto quelli gravi.

Lo scorso mese di maggio sono state introdotte anche in alcune zone in Germania, aumentando così la diffusione di questa segnaletica orizzontale. Attendiamo possa arrivare anche sulle nostre strade, visto che, secondo quanto detto dai ministri austriaci, il costo è limitato, tra vernice ed un po’ di manodopera.

Fabio Cavagnera:
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