La catastrofe che ha colpito il Giappone non ha lasciato indifferente il mondo dell due ruote. Il motociclismo ha nel paese del Sol Levante quattro grandi produttori mondiali: Honda, Suzuki, Yamaha e Kawasaki. Tutte e quattro le Big Four, come vengono chiamate, sono state coinvolte, anche se in maniera diversa, dall’imponente distruzione del terremoto e dello tsunami che ha travolto le coste giapponesi. Già qualche giorno fa Honda e Suzuki hanno momentaneamente sospeso la produzione.
La più colpita tra le quattro è Honda che ha stoppato le linee produttive fino al 20 marzo e che ha subito vistosi danni al proprio reparto di ricerca e sviluppo di Tochigi, dove il sisma ha causato 30 feriti e un morto. Nonostante ciò Honda ha fornito tramite denaro, generatori e bombole di gas, un aiuto concreto alla popolazione giapponese.
Mentre Suzuki riprenderà oggi la produzione, senza aver subito danni considerevoli, Yamaha e Kawasaki non hanno sospeso l’attività nei propri stabilimenti. Kawasaki inoltre donerà 100 milioni di yen e 3 aeromobili per aiutare i soccorsi. Intanto due piloti giapponesi, Greg Hatton e Jon Bekefy, hanno creato un nuovo ente di beneficenza, MotoForJapan per raccogliere fondi da destinare alla popolazione giapponese devastata dal terremoto.
MotoforJapan destinerà i soldi raccolti direttamente alla Croce Rossa Giapponese, ente già operativo sul campo dei soccorsi. L’appello di MotoForJapan: “Se sei un motociclista, un pilota, un dipendente del settore, o un fan di una delle quattro giapponesi questa è la tua occasione per aiutare una nazione in difficoltà”.