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Marzo 2014, segni di risveglio per il mercato motociclistico

E’ giunta l’ora di togliere la polvere dal segno “più” dagli indici del mercato italiano delle due ruote, che sembra rimettersi…in moto. Sono numeri quasi impressionanti, dopo lunghi periodi di enorme, mostruosa contrazione: +12,9% nel primo trimestre, +28,3% nel mese di marzo, e Honda è sempre best seller.

Abbiamo un primo trimestre 2014 dove sono state targate 36.250 motociclette delle quali il 58% sono scooter. Nel 2013 marzo fu disastroso, con un -47% rispetto all’anno precedente; invece nel 2014 solo il mese di marzo segna quasi il 13% in più rispetto all’anno appena trascorso.

Portacolori del trend positivo di questi primi mesi targati 2014 sono gli scooter Honda SH: il 125 ha venduto 1.122 esemplari, il 150 1.892 e chiude il 300 con 1.272 immatricolazioni. Le moto sono capeggiate dalla solita BMW R 1200 GS che vende 876 moto; poi è la volta del Piaggio Beverly 300 con 870 unità vendute dalla Casa di Pontedera. A livello di preferenze, gli scooter preferiti dal mercato hanno cilindrate comprese tra i 300 e 500cc; le moto vedono avviarsi sempre più motori oltre i 1000cc di cubatura, seguite dal range di cilindrata 800 – 1000cc. Nonostante la crisi, calano le medie cilindrate.

Per Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA, la recessione è ancora attiva, questi sono solo piccoli segni, ma sono un importante segnale di ripresa. Da subito sarà indispensabile lavorare sul fronte delle assicurazioni, per combattere costi del “contrassegno” improponibili, restrizioni all’accesso al credito, ma anche lavorare sul fronte cittadino per consentire una vita semplificata agli utenti delle due ruote. Anche per quanto riguarda le autostrade, sarebbe giunto il momento di diversificare l’importo del pedaggio tra auto e moto. Ovvio che la speranza di concretezza su questi fronti, vanno al nuovo Governo.

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