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Genova: ordinanza limita la circolazione a veicoli di vecchia generazione come la storica Vespa

Il provvedimento era stato soprannominato “ordinanza anti Vespa”, considerando il prospettato divieto di circolazione in una vasta area centrale di Genova, una delle città con un’alta densità di ciclomotori. Una disposizione riguardante diversi veicoli di vecchia generazione come la Vespa PX, altrettanto nota come “Vespone”. Sottoscritta dal sindaco del capoluogo ligure, Marco Bucci, l’ordinanza di limitazione della circolazione riguarda i mezzi a due e a quattro ruote di vecchia concezione, in vigore dal primo novembre 2019.

L’ordinanza

Come riportato sul portale del Comune di Genova: “La giunta approva documenti di interventi a risanamento della qualità dell’aria contenente azioni che hanno riguardato il traffico e la mobilità urbana sia pubblica che privata e gli impianti termici civili sia pubblici che privati.”
Considerando solo i veicoli e il documento proposto dall’assessore alla Mobilità, Matteo Campora, l’ordinanza prevede che su tutto il territorio comunale avvenga lo spegnimento dei motori dei mezzi pubblici durante la fase di stazionamento al capolinea e anche dei veicoli destinati al trasporto di merci nel corso delle operazioni di carico e scarico.
Dal primo novembre 2019, come accennato, la circolazione risulta vietata per autoveicoli privati a benzina di categoria emissiva inferiore o uguale a Euro 1, mezzi privati Diesel di classe inferiore o uguale a Euro 2; ciclomotori e motocicli al di sotto delle categoria Euro 1 e ciclomotori e motocicli con motore due tempi di classe inferiore o uguale a Euro 1 in una vasta area centrale della città tra Di Negro, la Foce e Circonvallazione come segnalato, esclusa la strada sopraelevata “Aldo Moro” e le rampe di accesso, tutti i giorni feriali dal lunedì al venerdì nella fascia oraria compresa tra le ore 07:00 e le ore 19:00.
Le limitazioni non riguardano: i mezzi elettrici, quelli alimentati a metano o con GPL, i veicoli destinati al trasporto pubblico e delle Forze dell’Ordine o di Pubblica Sicurezza, mezzi di enti pubblici e dotati di targa estera, veicoli che debbano recarsi per la revisione obbligatoria presso le officine Autorizzate presenti nella zona ma anche autoveicoli e mezzi a due ruote inseriti nei registri nazionali dei veicoli storici regolarmente certificati, come segnalato.
Si dispone, inoltre: “che, qualora il monitoraggio sulla qualità dell’aria evidenziasse un andamento positivo/negativo le sopra descritte azioni potranno essere rimodulate e ridefinite temporalmente e nei contenuti, attraverso specifico provvedimento in coerenza anche con le linee di azione approvate con DGC-2019-59”, riprendendo ancora il documento.

Foto di repertorio

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