Osservando il filmato, proprio all’inizio, il motivo dinamico dei gruppi ottici posteriori cattura immediatamente l’attenzione. Una soluzione riservata al prototipo del Ducati Streetfighter V4, o un’ulteriore anticipazione di quanto prospettato? Chissà. Intanto è interessante ascoltare la forza del Desmosedici Stradale in vista dell’impegno alla Broadmoor Pikes Peak International Hill Climb il prossimo 30 giugno 2019.
L’espressione di una potenza rabbiosa
Le immagini che testimoniano lo shakedown day a Maryhill Road (Stato di Washington), in un circuito chiuso, sono accompagnate dalle sensazioni di Carlin Dunne, veterano della cronoscalata e già in evidenza in sella a esemplari di Borgo Panigale. Stavolta affronta gli impegnativi chilometri della leggendaria “Race to the Clouds” in classe “Exhibition Powersport”, sullo Streetfighter V4 Prototype, diversa per caratteristiche e impostazione da una Multistrada 1260 Pikes Peak.
Parla di una moto dal carattere “aggressivo”, si intuisce dall’agilità, dalla crescente sonorità trasmessa dal V4 e dalla progressione, l’indole sportiva e vorace di questo esemplare. Un modello caratterizzato da una livrea “pixelata” e firmata dal Centro Stile Ducati, un manubrio sollevato e ampio e specifici profili studiati per agire in simbiosi con la vulcanica potenza trasmessa dal Desmosedici Stradale da 1100 cm³.
“Lo Streetfighter V4 sarà una delle protagoniste della Ducati World Première 2020” ha indicato l’Amministratore Delegato Ducati, Claudio Domenicali, parlando della moto. “Lo Streetfighter V4 è la Panigale per la guida su strada; non c’era quindi scenario migliore della Broadmoor Pikes Peak International Hill Climb per quello che sarà lo Streetfighter più prestazionale che sia mai stato messo in produzione” ha aggiunto.
Il suono sembra già trascinare l’attenzione di tanti appassionati verso la vetta del Colorado.
Foto e video: Ducati