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Area B Milano, i limiti riguarderanno anche le due ruote, perfino quelle diesel!

La burocrazia a volte fa sorridere, lo ammettiamo. Vuoi per un eccesso di zelo, vuoi per una ignoranza in materia, ma sulla pagina del sito del Comune di Milano e nei documenti che riguardano la nuova Area B, si parla più volte ci ciclomotori e motocicli a gasolio. In realtà qualche esperimento in passato è stato anche fatto, ma in sostanza non esistono, a meno che non ci si riferisca alla categoria dei quadricicli leggeri (le cosiddette microcar), guidabili dai 16 anni ed equiparati ai ciclomotori per certi aspetti, dato che solo anch’essi limitati a 45 Km/h.

Cos’è l’Area B?

Facciamo un passo indietro e vediamo di capire cosa sia questa importante novità, che toccherà Milano a partire dal 21 gennaio 2019. Si tratta di un’area molto più estesa della nota Area C, con accessi monitorati da ben 186 punti di accesso, che si propone di allargare le limitazioni ad una parte di città precedentemente non toccata dall’Ecopass nel 2008 ed Area C a partire dal 2012. Ad una ZTL a pagamento, che limita l’accesso alla zona circoscritta dalla cerchia dei navigli, si affiancherà quindi dal prossimo anno l’Area B, che prevede un divieto di accesso e circolazione per alcune tipologie di veicoli, ma il cui accesso, ove consentito, non è soggetto a pagamento. La limitazione alle categorie di mezzi inquinanti, è inizialmente prevista per tutti i mezzi superiori ai 12 metri, per gli altri riguarda benzina Euro 0 e diesel Euro 0, 1, 2, 3 e progressivamente, per step successivi fino al 2030, a quasi tutti i veicoli circolanti. Sarà attiva dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30. Sono invece bloccati 24 ore su 24, 7 giorni su 7, le categorie N ed O, che trasportano merci pericolose. Questa misura, secondo le stime di Palazzo Marino, permetterà di ridurre nei primi sette anni, quindi al 2026, le emissioni inquinanti da traffico di circa 25 tonnellate di Pm10.

Ciclomotori e motocicli, chi non potrà accedere e da quando

Ne abbiamo già parlato nella sezione auto (qui il nostro articolo), ma vediamo di analizzare la cosa dal punto di vista di chi guida un mezzo a due ruote. Inizialmente la limitazione riguarderà solo ciclomotori e motocicli a due tempi di classe Euro 0 ed Euro 1. Dal 1 ottobre 2020, qui scatta la risata, saranno bloccati anche ciclomotori e motocicli a gasolio di classe Euro 0 ed Euro 1. Risate a parte, c’è da chiedersi se chi abbia lavorato a questa novità abbia cognizione di causa, perché se ignora la non esistenza di moto a gasolio, viene il dubbio che poco sappia anche di inquinamento e di cosa possa essere utile a combatterlo e cosa invece, possa diventare solo un disagio per i milanesi. Se è noto infatti che l’inquinamento cittadino proviene prevalentemente dagli impianti di riscaldamento, le due ruote era fino ad ora rimaste sostanzialmente escluse da balzelli e divieti di circolazione. Con l’Area B invece finiranno per essere coinvolti anche i recentissimi veicoli Euro 3, in vendita regolarmente fino allo scorso anno, che dal 2028 saranno bloccati. Il calendario prevede infatti di bloccare ciclomotori e motocicli due tempi di classe Euro 2 e 4 tempi di classe Euro 0 ed Euro 1 a partire dal 1 ottobre 2024, un anno dopo toccherà a due tempi di classe Euro 3 e 4 tempi di classe Euro 2, mentre dal 1 ottobre 2028 si arriveranno a fermare i moto e motorini 4 tempi di classe Euro 3. Addirittura, nel 2030, a parte la ironica nota legata ai motoveicoli a gasolio di classe Euro 4 ed Euro 5 (nemmeno esistono norme Euro 5 per i mezzi a due ruote!), verranno bloccati tutti i 2 tempi, inclusi quelli di classe Euro 4.

Un “piano di battaglia” al mondo dei motociclisti insomma, che invece che essere agevolato, magari estendendo l’uso delle corsie preferenziali e trovando misure per incentivare quello che di fatto è un grosso aiuto alla diminuzione del traffico e degli ingorghi cittadini, verrà in gran parte messo al bando. Speriamo che ci sia modo di modificare il calendario, di qui a quando partiranno i blocchi.

Matteo Pozzi:

Guarda i Commenti (6)

  • In una parola: ridicoli.
    Abbandonare la città il prima possibile.
    Si salvi chi può.

    Mettono in atto azioni da città di primissimo se non "ultra" livello e poi non riescono ad avere una manutenzione decente, accettabile quantomeno, delle strade.
    Però le moto guai, sono il demonio.
    Quelle diesel poi...figa quelle son tremende.
    Ai semafori non riesci a stargli accanto da quanto puzzano...

  • Vorrei dare un suggerimento al Sig. Sala, se fosse in Lui farei aree dalla A
    alla Z.
    Ho Euro 3 è già un mese che nn posso prendere l'auto, vorrei poter dire di dimezzare anche il BOLLO, giusto per venir incontro ai cittadini.
    Da Gennaio 2019 aumenterà anche il biglietto ATM. COMPLIMENTI…...

  • Buon giorno vorrei dire a questi cervelloni che mettono questi divieti a cosa serve farmi fare la revisione della mia macchina che e un euro 3 la macchina a passato la revisione quindi vuol dire che sono sotto la soglia del inquinamento
    se non e cosi cosa pago a fare la revisione dite butta via la macchina cosi il signor sindaco mi dia i soldi e io corro subito a prendere la macchina nuova anche quella che dicono loro con i soldi loro prendo qualsiasi macchina grazie e scusate

  • ennesima dimostrazione dell' incompetenza e ignoranza di chi crede di essere ecologo ma non ha la più pallida idea di quello che fa....macchine euro 6 * da 4000 di cilindrata e panfili da 30 metri che sfrecciano nei mari alla faccia dell'ecologia e ci prendono per il culo per una panda dell'90 che gira a milan...

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