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Arai presenta il nuovo QV-PRO Honda Gold Wing

Honda non è solo sinonimo di velocità ma anche di prestazioni e confort sulla lunga distanza: l’iconica Honda Gold Wing è infatti forse la moto da turismo più famosa al mondo, e non sarà da meno nella nuova edizione 2018.
Quando si parla di performance, sicurezza e piacere di guida, i giapponesi non sono secondi a nessuno: la casa giapponese per garantire il massimo piacere di viaggio nei lunghi tour ha chiesto ad Arai di adattare le qualità della moto a quelle di un casco, in modo tale da creare una sinergia unica.

Nasce così il nuovo modello QV-PRO Honda Gold Wing con sistema visiera VAS antiriflesso avanzata Pro Shade System (PSS), disponibile nelle versioni Red e Grey che si abbinano perfettamente alle combinazioni cromatiche delle moto.

Il nuovo QV-PRO è un’eccellenza assoluta nel segmento sport-Touring: è il secondo modello della collezione dotato del sistema visiera VAS (Variable Axis System) ed è stato progettato per essere il miglior casco in termini di versatilità, ereditando il meglio della tecnologia da RX-7V, ma considerando anche le esigenze del vasto segmento sport-touring.
La visiera PSS di serie rappresenta infatti la soluzione ideale contro appannamento, formazione di condensa e riverbero del sole, senza diminuire la sicurezza: il Visierino Parasole integrato non è infatti montato all’interno dell’incavo, il che diminuisce l’assorbimento degli urti, ma è stato sostituito dal Pro Shade System.

Questo innovativo sistema regolarizza i flussi aerodinamici riducendo l’effetto buffetting alle alte velocità ed offre una protezione dal riverbero dei raggi del sole funzionando come un “Peack” (vedi Tour-X4 e Ct-F).
In posizione “abbassata” il PSS offre la stessa funzione di un Visierino Parasole interno, senza però influire negativamente sulla sicurezza, migliorando quindi la sicurezza del già elevato standard Arai, e massimizzando la capacità del casco di scivolare su eventuali ostacoli, caratteristica necessaria per garantire performance di assorbimento superiori in caso di impatti.

michela alitta:
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