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Anlas Winter Grip 2, long test della gomma invernale da scooter

Cosa dire della gamma invernale di Anlas? La casa turca ha saputo sorprendere tutti coloro che abbiano avuto modo di testare i suoi prodotti dedicati alle condizioni più estreme, noi per primi, che abbiamo recentemente provato le Winter Grip Plus in occasione della Elefantentreffen 2018 (qui l’articolo con le nostre impressioni).

Quello che abbiamo iniziato subito dopo è un long test, finalizzato a capire ancora meglio le caratteristiche di questi prodotti, su cui al momento Anlas è sostanzialmente senza concorrenza. Ci siamo spostati in ambito scooter, passando dalla BMW F800GS Adventure con cui avevamo scoperto le Winter Grip Plus, a un Honda SH300 di alcuni anni fa, quindi privo di ABS e di aiuti elettronici, che sfrutteremo per una prova di lunga durata con le Winter Grip 2.

Pochi giorni dopo averle montate ed aver già avuto conferma di quanto si era evidenziato con il primo test della gamma Winter Grip, a Milano abbiamo vissuto l’arrivo di una ondata di gelo (raramente da queste parti si vedono temperature sotto allo zero, anche di giorno), accompagnata da una discreta nevicata. Nulla di peggio (o meglio) per la nostra prova!

Iniziamo dal dirvi che bastano davvero pochi chilometri per percepire le differenze rispetto ad uno pneumatico “convenzionale”. Partiamo da quello che, a nostro avviso, è l’unico difetto delle Winter Grip 2: la rumorosità. Si tratta infatti di una gomma che, per la conformazione della carcassa, ma soprattutto del battistrada, ha un rumore di rotolamento accentuato, quasi da gomma tassellata. Detto questo, acustica a parte, le problematiche finiscono qui. Non si avvertono particolari differenze in quanto a rigidità della spalla, cosa che invece con la F800GS era stata più evidente, mentre le ridotte dimensioni della spalla degli pneumatici da scooter nascondono bene le differenze di struttura della spalla, sia in curva che in frenata.

La presenza di silice attivo, combinato con i polimeri del compound del battistrada consente alle SC-500 “Winter Grip 2” delle “magie”, consentiteci di dirlo, legate al grip eccezionale di cui sono capaci, talmente più elevato rispetto alle coperture a cui eravamo abituati (di un noto marchio premium e ritenuta la migliore per lo scooter in oggetto), da richiedere un periodo per farci l’abitudine. In inverno infatti capita di ridurre l’andatura in curva e di calcolare spazi di frenata leggermente più lunghi di quelli estivi, mentre con queste coperture la sensazione che via via percepiamo è quella di avere il medesimo grip che avremo in estate su asfalto perfetto, malgrado il termometro indichi temperature molto basse ed il fondo stradale sia reso viscido dall’umido e dal sale sparso in previsione dell’arrivo della neve. Niente male davvero! La sensazione di sicurezza è tale da portarci ad usare prevalentemente lo scooter con le Anlas, preferendolo ad altri mezzi in prova, soprattutto in presenza di pioggia ed asfalto bagnato.

Inatteso banco di prova è poi stato il test nella giornata immediatamente dopo la nevicata più importante, il primo di marzo. In tutta sincerità quel giorno avremmo usato l’auto invece dello scooter, ma un problema ci ha obbligati a percorrere la tratta da Milano a Monza proprio con le Anlas Winter Grip 2. Senza averle precedentemente testate e senza conoscerne le caratteristiche avremmo optato per una soluzione alternativa ed avremmo rispettato il divieto imposto dal codice della strada, che impedisce a tutti i mezzi a due ruote di muoversi in presenza di asfalto innevato o ghiacciato, anche con pneumatici di tipo M+S (gomme invernali con il classico simbolo della montagna). Lungo il tragitto abbiamo incontrato pochi altri centauri, che si muovevano ad andatura molto ridotta e per nulla in sicurezza, al punto di tenere entrambi i piedi a terra, quasi fossero degli sci con cui mantenere l’equilibrio.

Dopo una fase di apprendistato iniziale noi invece ci siamo mossi decisamente in modo diverso, via via i timori di finire per terra hanno lasciato il posto alla sensazione che, malgrado non esista una soluzione per muoversi sulla neve “vera” con una moto o uno scooter, in presenza di pochi centimetri di manto innevato ed anche con una superficie molto viscida, la norma dovrebbe prevedere una eccezione per l’uso di coperture come queste.
Per il momento le Anlas Winter Grip 2 meritano quindi una promozione a pieni voti, con l’incremento di rumorosità che può essere catalogato come sacrificio davvero minimo a fronte del grip notevolmente più elevato con l’asfalto viscido dell’inverno milanese. Quello che ora andremo a scoprire, con l’arrivo della stagione calda, è come si comporteranno, sia in termini di tenuta che di durata, quando il sole porterà l’asfalto a temperature torride, anche superiore ai 50 gradi. Anlas promette una differenza molto limitata del grip rispetto ad uno pneumatico convenzionale, mentre si attesterebbe intorno al 20% la riduzione della durata chilometrica. Se così fosse, l’utilizzo 12 mesi all’anno, senza la scomodità del cambio pneumatici tra una stagione e l’altra, potrebbe essere davvero fattibile senza problemi. Per chi voglia utilizzare la sua moto o scooter tutto l’anno, questa è una novità davvero importante, al punto che non ci meraviglierebbe l’ingresso in questo segmento di altri competitor nei prossimi anni.

Anlas Winter Grip 2 è disponibile in oltre 30 misure, per cerchi da 10 a 18”. Un numero in crescita perché, ad esempio, il 130/70-R16 che abbiamo montato posteriormente sull’Honda SH300 del nostro test non è ancora indicato tra le opzioni disponibili sul sito della casa turca ed è una novità del 2018. Quanto al prezzo non ci sono grosse differenze rispetto ad uno pneumatico tradizionale “premium”, come quello che abbiamo rimpiazzato per il test.

Matteo Pozzi:
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